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Napoli, Piazza Bellini salotto dei rifiuti e del degrado

Incuria e rifiuti hanno conferito uno scenario "dantesco" al salotto culturale partenopeo. Intanto, sul Lungomare Liberato si celebrava la partenza dell'America's Cup. Associazioni civiche e cittadini sdegnati. Segnalazioni e denunce al gabinetto del Sindaco. "Napoli non è solo Via Caracciolo!". Il centro storico versa nel degrado tra buche, disservizi e abbandono. 

La città dalle “due facce” ha regalato, in questo secondo weekend d’aprile, l’ennesima dimostrazione d’inciviltà: Piazza Bellini, salotto culturale partenopeo per antonomasia, ridotto a discarica a cielo aperto sotto gli occhi disgustati ed ormai non più “stupefatti” di turisti e passanti, ma soprattutto dei residenti della zona. Intanto sul Lungomare Caracciolo si celebrava l’apertura dell’America’s Cup, vanto della città partenopea all’estero.

Un ossimoro senza fine la gestione dell’urbanistica napoletana: buche, immondizia, strade prive di asfalto, cantieri e disservizi nelle zone centrali e periferiche, estrema cura dei dettagli sul Lungomare Liberato. E i cittadini insorgono. A denunciare l’inguardabile paesaggio degradato, insultato da rifiuti di ogni tipo e bottiglie di vetro vuote, per lo più rotte e sparpagliate sull’asfalto, residui di notti “bagorde”, è stata Patrizia Bussola, progetto vivibilità urbana, associazione culturale No Comment, unitamente a Giovanni Lombardi, associazione culturale A.S.C.A., tramite una nota indirizzata al Sindaco, Luigi De Magistris ed al Vicesindaco di Napoli, Tommaso Sodano. 

La missiva segnalava così: “Denunciamo il grave episodio di degrado, forse provocato volontariamente, che umilia da questa mattina piazza Bellini. Tutta l’area è completamente invasa da rifiuti e vuoti di bottiglie, con le aiuole ridotte a un letamaio. Uno spettacolo indecente, che mette in evidenza le deficienze gestionali, degli uffici competenti, nella manutenzione ordinaria del territorio che rientra nel tanto decantato sito Unesco. Confidiamo in un Vostro interessamento, per individuare e sanzionare i responsabili di tale situazione”.

Il degrado persiste da sabato 13 aprile, ma solo ieri mattina sono intervenuti gli addetti alla rimozione dei rifiuti, liberando una parte dell’indescrivibile indecenza, che giaceva da più di 48 ore sui marciapiedi della “Napoli culturale”. 

Cosa è successo? Come mai un tale stato di abbandono in un sito Unesco? Ha ribattuto così il vicesindaco, Tommaso Sodano: “Lo stato di rifiuti, che interessa in queste ore la zona di Piazza Bellini, è stato provocato da una notevole affluenza di giovani turisti, a ciò si aggiunge il mancato servizio degli addetti ai rifiuti, che assicuro saranno attivi già da domenica prossima in tutto il centro storico. Inoltre, già da questa mattina sono state rimosse gran parte delle bottiglie di vetro adagiate sulle aiuole e sui marciapiedi”.

Questo weekend è toccato al “salotto di Napoli” versare in un manto di rifiuti, ma i napoletani già temono che il “virus dell’incuria” possa infettare altre zone del capoluogo partenopeo. 

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