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Napoli: Desiderio | Wanderlust: sei fotografie in sei confessionali, la mostra nella basilica di Santa Chiara

Nella splendida cornice della basilica di Santa Chiara a Napoli, questa mattina, è stato presentato il progetto fotografico di Davide Scognamiglio dal titolo "Desiderio | Wanderlust".

 La mostra, in programma fino al 16 aprile, si è aperta con un Incontro sul tema del desiderio moderato da Elena Scarici, vice presidente Unione Stampa Cattolica Campania, a cui hanno preso parte Antonella Bozzaotra, presidente dell'Ordine degli Psicologi Campania, Aldo Masullo, professore emerito di filosofia morale dell'Universtà Federico II di Napoli, don Doriano Vincenzo De Luca di Nuova Stagione e Raffaele Mirelli, direttore Ischia International Festival of Philosophy.

Il suggestivo allestimento mostra sei scatti posti all'interno di sei diversi confessionali, le foto ritraggono gli ex voto suscepto, i doni che i fedeli porgono al Santo a testimonianza della grazia ricevuta. Gli scatti mostrano gli oggetti di culto immersi nell'acqua che ne deforma le linee e confonde i colori. Al termine dell'inaugurazione l'autore, Davide Scognamiglio, ci rivela qualche particolare sull'esposizione:

Come nasce l'idea di questa mostra?

"La mostra nasce da una rflessione, quella di spostare il rapporto uomo-dio, inteso come rapporto uomo e divinità in generale perché non è direttamente con Dio ma col santo, sul rapporto uomo-uomo. La domanda è stata questa: l'uomo che è capace di chiedere la grazia, dunque di relazionarsi con la massima poetica alla divinità, come si relaziona tra uomo e uomo con la stessa poetica? La mia risposta alla domanda l'ho data ponendo gli ex voto sott'acqua, che può rappresentare uno stato di conservazione oppure uno stato di annegamento, al confine tra abbandono e conservazione, dato dalla capacità dell’uomo di anteporre il desiderio alla razionalità"

Perché hai scelto una chiesa per l'allestimento?

Penso che questo il sia il posto più idoneo, dove se ci va il fedele, abituato ad una relazione con la divinità, deve essere posto davanti ad una responsabilità dei rapporti con l'altro fedele, della relazione tra uomo e uomo.

Spiegaci la scelta di porre gli scatti all'interno dei confessionali

"E' una scelta simbolica, ho scelto di integrarli con la struttura perché mi piacerebbe creare dei momenti di raccoglimento con i propri desideri, una riflessione sui ciò che desideriamo confessandoci ai nostri desideri. Nel confessionale perché è lì che c'è il rapporto con la divinità , in questo caso il rapporto diviene diretto con il nostro desiderio, con il proprio ex voto annegato che può uscire o soccombere nell'acqua.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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