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Mymovies One. “Alla ricerca di Van Gogh”, la catena di montaggio dei copisti cinesi

Mymovies One. “Alla ricerca di Van Gogh”, la catena di montaggio dei copisti cinesi

 

Mymovies One è il primo abbonamento unico per la fruizione dei film dei Festival e dei canali aderenti alla proposta di MYmovies - sito web e database di informazione cinematografica - con una library esclusiva di qualità in costante aggiornamento. In essa è possibile trovare anche opere rare e di difficile fruizione, riservate alla nicchia dei frequentatori di rassegne di cinema. Su Mymovies si possono vedere in questo periodo dieci film del festival “Lo schermo dell’arte”, dedicati agli artisti più famosi ma anche agli aspetti meno conosciuti del settore. Tra questi ultimi c’è un documentario davvero interessante, dal titolo “Alla ricerca di Van Gogh”, che racconta la catena di montaggio cinese dei copisti del maestro. Pochi sanno che esiste a Dafen, quartiere della metropoli di Shenzen – 13 milioni di abitanti - nella Cina meridionale, il villaggio della pittura a olio, interamente impegnato nelle riproduzioni della migliore arte mondiale. Gli artigiani del pennello sono ex contadini venuti a Dafen all’inizio degli anni novanta, oggi si contano oltre 10.000 persone dedite a questa occupazione.

 Alla Ricerca di Van Gogh, titolo originale China’s Van Goghs, è firmato dai registi Haibo Yu e Tiangi Kiki Yu e ci racconta la vita nella fucina di uno di questi pittori-operai: Zhao Xiaoyon, la cui famiglia è interamente dedita a dipingere. Zhao Xiaoyon è arrivato a Dafen nel 1996 e oggi possiede un laboratorio specializzato nella riproduzione dei Van Gogh dove lavorano sua moglie, i suoi fratelli, lavoranti di lunga esperienza e apprendisti, i quali riproducono una media di 700 quadri al mese, centinata di migliaia nel corso degli anni. La loro è un’attività indefessa, non certo da falsari ma da onesti imitatori, che sgobbano dalla mattina alla sera, con brevi interruzioni per i pasti e pochissimi giorni di riposo. Conoscono Van Gogh solo dalle immagini in foto e al computer. Uno dei loro più grandi desideri è vedere da vicino il suo mondo e i suoi quadri, ma il lavoro di copista rende molto poco e pagarsi un biglietto aereo per l’Europa è un grosso sacrificio. Finalmente Zhao Xiaoyon e qualche suo operaio riescono a mettere insieme i soldi per un viaggio ad Amsterdam, a Parigi e in Provenza, dove conosceranno i loro committenti, i clienti che acquistano le riproduzioni e avranno la possibilità di ammirare i musei che custodiscono Van Gogh.

Nella capitale olandese si rendono conto che i loro dipinti a olio non sono destinati alle gallerie ma a negozi di souvenir che li rivendono ai turisti a un prezzo dieci volte maggiorato. Nei musei di Parigi prendono atto della diversità del colore e della sua superiore omogeneità, dubitano del loro valore di artigiani ma sorridono accorgendosi che al Louvre, accanto agli autentici Van Gogh, c’è una zona dove si possono toccare le riproduzioni. Benché lo sfruttamento economico del lavoro di questi uomini balza subito agli occhi, non può non intenerire la poesia della loro dedizione, la dignità che li spinge a interrogarsi sulla differenza tra “copiare” e “creare”, sulla diversità tra spinta interiore e quella per danaro. Una volta rientrati a Dafen la loro vita non sarà più uguale a prima. Zhao Xiaoyon si dedicherà anche a dipingere quadri con soggetti suoi: il primo di questi è un ritratto di sua nonna, che ovviamente molto ricorda le facce consunte dei contadini di Vincent Van Gogh.

 

Alla ricerca di Van Gogh

Genere:Documentario

Anno:2016

Regia:Yu Haibo, Yu Tianqi Kiki

Paese:Cina, Olanda

Durata:82 min

Distribuzione:Wanted

Musiche:Lukas Julian Lentz

Produzione:Century Image Media, Trueworks

 

 

 

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