• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Meglio Evitare

Meglio Evitare

Quando un anno fa, l’esercito russo penetrò in Ucraina, probabilmente il Cremlino si aspettava una resistenza effimera e di diversa entità.

 I Russi sono infatti entrati nel paese puntando ad occupare i maggiori centri urbani, nel minor tempo possibile. Le avanguardie degli invasori erano perlopiù costituite da corpi di polizia e intelligence, piuttosto che da truppe d’assalto. Il risultato è infatti stato disastroso, tanto che gli ucraini ne hanno tratto una rinnovata esaltazione morale e fiducia nella vittoria; che tuttavia dopo un anno di guerra d’attrito, sembra essersi assai affievolita.

Le ragioni che hanno spinto il Cremlino ad adottare una simile strategia iniziale sono forse da ricondursi alla convinzione un tempo diffusa a Mosca, che la questione ucraina fosse una disputa meramente locale, un conflitto di confine, un problema interno. Quando invece l’occidente non ha perso tempo per farne l'ennesimo scontro di civiltà. Dopo Iraq e Afghanistan ai tempi di Bush, abbiamo avuto la Libia di Obama (ridotta alle guerre tribale per sottrarla all'orbita russa), ed ora sotto Biden la Russia stessa.

Da quando gli U.S.A sono l’unica super-potenza riconosciuta, ogni conflitto deve nascondere le proprie ragioni economiche e politiche, dietro pretesti etici riconducibili a un sedicente ordine giuridico internazionale (il quale viene sostenuto o esautorato, a seconda degli interessi americani) che puntualmente applica ai pesi, misure diverse secondo interessi suddetti noti interessi.

Probabilmente la sottovalutazione della resistenza ucraina da parte di Mosca sta nel fatto che anche quello occidentale è un impero, per quanto sui generis, e perciò sia disposto a contendere ogni centimetro di terreno con la forza: le forze ucraine sono state fortemente finanziate e addestrate da americani ed europei, negli ultimi dieci anni, in una misura e coinvolgimento che i russi evidentemente non si aspettavano.

Per contrasto gli occidentali stanno ignorando il fatto che il potenziale distruttivo dell’ex unione sovietica, non è cambiato molto dall’apice della sua estensione territoriale. Il periodo di debolezza politica che la federazione ha affrontato negli anni novanta, non dovrebbe lasciar credere che quel paese sia disposto a cedere altro terreno, né tantomeno che sia saggio contenderglielo. Il progressivo avanzamento della N.A.T.O verso est, nonostante le promesse e le smentite dei leader occidentali, suona come una sonora minaccia all’esistenza di quella ‘Cosa’ che da più di due secoli è l’ossessione delle élite europee: quell’enorme, misteriosa, lucrosa, regione che si allunga dall’Estonia alla Cina, la federazione russa.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità