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Marocco, giornalista rischia un anno per aver criticato una sentenza

Omar Radi, 33 anni, giornalista e attivista marocchino, è agli arresti dal 26 dicembre nella città di Casablanca a causa di un tweet pubblicato ad aprile.

 

Nel tweet, Radi aveva criticato la sentenza del processo contro i dirigenti del movimento di protesta “Hirak el-Rif”, attivo soprattutto nel nord del Marocco tra il 2016 e il 2017.

Erano stati condannati 56 imputati, tra cui il leader del movimento Nessir Zefzafi, al quale – insieme a Nabil Ahamjik, Ouassim Boustati e Samir Ighid – erano stati inflitti 20 anni di carcere.

Radi aveva definito il giudice del processo “un carnefice”. Ora rischia un anno di carcere, ai sensi dell’articolo 263 del codice penale, per “offesa a un magistrato”.

La prima udienza è prevista il 2 gennaio di fronte al Tribunale di Casablanca.

Nella sua analisi sulla libertà di stampa nel mondo, Reporter senza frontiere ha classificato il Marocco al 135° posto su 180.

(La fotografia è tratta dalla pagina Facebook Free Omar Radi)

Aggiornamento: il 31 dicembre 2019 Omar Radi è stato posto in libertà provvisoria in attesa del processo

Questo articolo è stato pubblicato qui

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