Marchionne compra azioni Philip Morris: a braccetto con la morte
C’è sempre un filo sottile che lega la propria personalità, le convinzioni, le scelte lavorative, lo stile di vita, e nel loro insieme determinano la storia di una persona.
L'amministratore delegato della FIAT, Sergio Marchionne, ci svela nei suoi principali comportamenti una spiccata tendenza a fiancheggiare strumenti di morte a cominciare dal suo patologico tabagismo, e per la scelta di investire un milione di dollari in azioni della multinazionale Philip Morris International (produttrice di sigarette e proprietaria del marchio Marlboro), che gli ha aperto le porte del suo consiglio di amministrazione.
Un fumatore accanito, patologico investe una grande somma per trarre profitto (la multinazionale nel
La collateralità con il marchio Marlboro che sponsorizza
Per completare il mortifero quadretto, ecco il nostro uomo nella veste di smantellatore delle conquiste operaie, che “democraticamente” dice agli operai: o accettate più lavoro, ritmi maggiori, meno riposo, meno ferie, meno malattia, un solo quarto d’ora per la mensa, più straordinario quando c’è bisogno, oppure chiudo in Italia e vado in Serbia o in Polonia.
Anche qui sempre di morte si tratta. Quella degli incidenti sul lavoro che avvengono soprattutto quando il lavoratore è stanco e stressato, e di morte delle relazioni industriali, che oggi sono solo la ratifica di ciò che chiedono i padroni.
Chi di spada ferisce di spada perisce!
Lasciare un commento
Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina
Se non sei registrato puoi farlo qui
Sostieni la Fondazione AgoraVox