Le rotte dei migranti verso la Spagna
Finora quest’anno più di 25.000 rifugiati e migranti hanno lasciato il Marocco: meno di quelli che hanno lasciato la Tunisia e la Libia, ma comunque significativi.
Naufragi e affondamenti sono all'ordine del giorno. Ad agosto, le Isole Canarie hanno dichiarato di essere state sopraffatte dagli arrivi di rifugiati: 2.692 persone in quel mese, più del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Altri si rivolgono alle acque più calme ma meglio controllate del Mediterraneo per il passaggio, con i trafficanti che ricorrono persino alle moto d'acqua per traghettare i loro passeggeri a Gibilterra, che può essere vista dal Marocco in una giornata limpida. Tra gennaio e giugno di quest’anno, ha riferito l’ONG Caminando Fronteras, circa 951 persone sono morte nel tentativo di raggiungere le Isole Canarie o la Penisola Iberica da tutto il Nord Africa. Oltre a queste due rotte esiste la terza Sulle coste del Marocco esistono due enclavi spagnole: Ceuta e Melilla. Da molti anni sono circondate da un muro di reti metalliche alto diversi metri e controllato a vista dalla polizia spagnola e marocchine. Ma sul lato marocchino esistono insediamenti che aspettano i momenti opportuni per scavalcare il muro. Altri poi tentano di arrivare sulle coste delle due città via mare. In questo caso non bisogna nemmeno effettuare un lungo percorso.
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