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 Home page > Tempo Libero > Moda e tendenze > Le rosse di Tropea: La marmellata di Cipolle

Le rosse di Tropea: La marmellata di Cipolle

Calabria, terra dove regna sovrano il sole per buona parte dell’anno, in cui le “rosse di Tropea" (parliamo di cipolle e non di donne o autovetture) sono molto conosciute ed apprezzate dai migliori gourmet di tutto il mondo, per il loro sapore dolce, ma nello stesso tempo delicato e soprattutto per la carnosità della polpa che le rende uniche ripetto alle nmerose qualità comunemente poste in commercio.

E' facile individuarle e riconoscerle, infatti sono formate da tuniche concentriche dalla polpa bianca ma con un involucro rosso, hanno la buccia color bordeaux e sono di forma piccola ed allungata quasi come un fuso. Proprio da questa qualità particolare di cipolla si ricava una straordinaria marmellata di cipolle di Tropea, una prelibatezza che accompagna sapientemente i formaggi, esaltandone il gusto senza però coprire il loro aroma.

Quelli che meglio si accompagnano a questa conserva sono generalmente molto stagionati quali: Pecorino, Parmigiano o Provolone, oppure dal sapore affumicato. Ma con la marmellata di Tropea si possono accompagnare anche molti tipi di carni, soprattutto quelle saporite, quali maiale, selvaggina e cacciagione dove la cottura si predilige arrosto.

Ingredienti:

 Due foglie di alloro.

 Due/tre chiodi di garofano.

 Un Kg di Cipolle di Tropea.

 Un bicchierino di Cognac.

 Due cucchiai di uvetta sultanina.

 Un bicchiere di vino bianco o rosato.

 300 gr. zucchero semolato.

 300 gr. zucchero di canna.

Preparazione: 

Sbucciare e lavare le cipolle, asciugarle, tagliarle a metà e poi affettarle in modo sottile.

Porre in una ciotola capiente le cipolle affettate, aggiungendo gli zuccheri, l’alloro, i chiodi di garofano, il vino ed il Cognac. Mescolare bene lasciando macerare bene tutti gli ingredienti per almeno 6 ore, girando di tanto in tanto. 

Trascorse le 6 ore,  mettete gli ingredienti all’interno di una pentola, aggiungendo uva sultanina, precedentemente ammorbidita in acqua tiepida, facendo bollire a fuoco basso il composto per circa 25-30 minuti in modo che il tutto si addensi.

Spegnere il fuoco, invasare la marmellata e chiudere i vasetti con i loro coperchi, attendere che si raffreddino, e poi metterli a bollire per 20 minuti. Quando i vasetti saranno raffreddati possono essere tolti dall’acqua asciugati e riposti in una dispensa asciutta e possibilmente al buio. Si consiglia di utilizzare vasetti piccoli per questa conserva onde evitare che ci siano sprechi: poiché ogni volta che viene aperto un vasetto, deve essere consumato in tempi brevi. A questo punto non ci resta altro che inviare buoni amici a cena, provare la marmellata magari accompagnata da un eccellente bicchiere di vino calabrese, per essere in tema Donna Madda o Cirò Calabrese e… buon appetito.

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