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Le incompiute. Una piaga italiana

Di "incompiute" ce ne sono tante. Quando si tratta di incompiute artistiche, perlomeno concedono alla fantasia di ognuno di noi di completare l’opera a seconda dei nostri sentimenti. Quando invece si tratta di opere pubbliche, non c’è spazio per la fantasia, ma solo indignazione per una delle peggiori dimostrazioni dell’indecenza amministrativa che troppo spesso domina in Italia.

Quelle 395 opere incompiute presenti sul territorio nazionale, tra le quali molte opere perfettamente che anche complete sarebbero state pressochè inutili (se non a far intascare qualche tangente, economica o elettorale, a qualche politico), sono un enorme monumento allo spreco del denaro pubblico. Il peggior reato, probabilmente, per un politico. Eppure nella maggior parte dei casi i nostri soldi sono serviti proprio a consolidare e perpetuare le posizioni di potere di questi spreconi della peggior razza.



D’altronde, 156 su 395 incompiute (il 40%) appartengono alla Sicilia, e non mi pare che in quella terra i colori politici cambino tanto spesso. Anzi.

 

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