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Le elezioni in Puglia: il candidato Rocco Palese

Le elezioni in Puglia: il candidato Rocco Palese

Sarà un puro caso, ma l’accezione “Capo” la si trova già nella denominazione della terra di provenienza e dello stesso paese natio, giustappunto Capo di Leuca e Acquarica del Capo.
 
Connotazione particolare, quest’ultima località ha per orizzonte verso sud il vertice che separa due mari, con un magico connubio da cui provengono e si promanano sfumature e profumi differenti, che, però, ben si amalgamano fra loro, allietando con leggerezza gli occhi e lo spirito e quasi inebriando il respiro.
 
Come contesto territoriale, plaghe antiche dai colori forti, consistenti in un frammisto di terra e di roccia che, certamente, non ha mai concesso e tuttora non concede sconti alla fatica, all’impegno operativo a ritmo intenso, serrato e continuo.
 
In pari tempo, animate da gente tosta, da cui sono venute fuori nel secolo e nei decenni passati, e pure adesso si alimentano, anche nutrite schiere d’emigranti, su molteplici e svariati percorsi, in direzione sia del nord Italia, che dell’estero.
 
L’io fisico di Rocco Palese è di standing medio, ma, dentro, non v’è alcun dubbio che sia attrezzato con un motore potentissimo, di una forza d’animo non comune e di fasci muscolari scattanti, come è comprovato dall’andatura rapida, idonea per lasciare in surplace chicchessia e arrivare al traguardo di spinta e prevalere.
 
Nella sua Acquarica, Rocco è cresciuto attingendo l’humus materiale e formativo dal desco familiare e dall’atmosfera di casa e, in pari tempo, alimentandosi anche alla scuola e al sano vivere dei compaesani, e ciò sino all’età giovanile e precisamente sino alla sua migrazione al nord, a Bologna, con l’obiettivo di diventare medico.
 
Poi, dopo la laurea e la specializzazione, la lunga parentesi professionale nel capoluogo pugliese, e però con le radici sempre rimaste salde e stanziali nel borgo originario.
 
Anche successivamente alle prime esperienze pubbliche nel Comune d’appartenenza, una volta conseguita l’elezione a componente e vice presidente del Consiglio regionale e/o ad Assessore, non si è mai staccato dal paese, preferendo macinare in macchina circa cinquecento chilometri quotidianamente o, se trattenuto dagli impegni nella sede di lavoro, ogni due/tre giorni.
 
Viaggi da pendolare della politica compiuti ancora oggi e che verosimilmente, in caso di elezione, seguiterà a fare da Governatore.
 
 
Indicativo il particolare confidato in questi giorni ad un cronista: durante i viaggi, di primo mattino, la sosta per l’acquisto dei giornali abitualmente letti, sosta talvolta ripetuta giacché la “mazzetta” non sempre è reperibile al completo in una sola edicola.
 
Mette conto di soffermarsi su una singolare sfaccettatura: si tratta di un medico, per formazione, dunque, lontanissimo da conoscenze in materia, che nella gestione della cosa pubblica si occupa di finanza, economia, bilanci, contabilità, spese, controlli. Chissà quanto, per acquisire familiarità e competenza in tali settori, ha dovuto studiare e impegnarsi, forse addirittura maggiormente che per potersi laureare in medicina.
 
A questo proposito, sicuramente ha giovato, conferendo un contributo notevole, la combattività, la carica, l’impegno per riuscire, del soggetto.
 
Traendo spunto dal rilievo geografico che Acquarica si trova situata all’incirca a metà fra le cittadine di Tricase e Casarano, sempre nel Capo di Leuca, non suona forzato affermare che, sia pure con uno stacco temporale, Rocco abbia idealmente seguito la scuola dei due politici di razza originari delle richiamate località, ovvero Giuseppe Codacci Pisanelli e Francesco Ferrari, i quali permangono vivi e presenti nel ricordo dei salentini, non solo per le doti e le qualità di eminenti personalità pubbliche, ma anche e specialmente nella veste di persone per bene, signori, onesti e corretti.
 
Nell’attuale fase, sembra che il Capo, l’estremo territorio dello stivale, in un certo senso, quasi meriti la guida del governo regionale.
 
D’altro canto, questo suo figlio ha compiuto un apprendistato di formazione pubblica che pochi possono vantare, conosce alla perfezione la macchina amministrativa, ha estrema familiarità con il territorio, anche per l’innata predisposizione al contatto, alla vicinanza con le comunità, le famiglie: non v’è evento, manifestazione di un qualche rilievo, in cui non si materializzi la sua presenza, a qualsivoglia ora e in ogni stagione, quasi che le sue giornate fossero costituite non da 24 ma da cinquanta scansioni.
 
L’uomo, poi, come già ricordato, è combattivo, non si ferma davanti ad alcun ostacolo, va avanti con la forza e il sostegno della competenza. Ma, in modo speciale, è fidato, si può contare su di lui: non a caso, è stato fedelmente a fianco di un padre e di un figlio, il compianto Salvatore e il giovane Raffaele Fitto, entrambi già Presidenti della Regione Puglia e, l’ultimo, ora Ministro della Repubblica.
 
La stampa ha appena fatto gossip, forse pretestuosamente e con interessi velati, su un ipotetico physique du role non “promosso in pieno” da Berlusconi: in realtà, si è trattato di chiacchiere o para chiacchiere, se è vero che il Capo del Governo ha subito dopo avuto modo di definire Rocco Palese “vero galantuomo”.
 
Persona di estrema fiducia, ribadendo, si prodiga senza tregua, contando sulle proprie capacità, sulla conoscenza e sull’esperienza.
 
Un’ultima notazione: Acquarica è pressoché confinante con il comune di Ruffano, di cui fa parte la frazione di Torrepaduli, dove si venera ed è molto caro S. Rocco. Anche qui, è d’uopo l’osservazione espressa al primo capoverso: probabilmente non ricorre una mera casualità, anzi, vuoi che il taumaturgico Pellegrino non rivolga il suo sguardo intorno alle dolci serre salentine della zona e non faccia voti per la positiva riuscita della missione di Rocco?
 

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