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La vita online sui social media dopo la morte

L’argomento è decisamente poco agostano ma attualissimo: in realtà per esempio di blog dopo la morte se ne parla da un pezzo ormai.

Il Time ha segnalato alcuni servizi per gestire la nostra vita online dopo la morte: come in una sorta di testamento virtuale, Legacy Locker ed altri siti a pagamento conservano le password dei tuoi account ed i files da inviare ad una persona di fiducia dopo il trapasso. Se ancora manca una legislatura seria e definitiva sul testamento biologico, siamo ancora a zero riguardo quello sui diritti digitali.
Ad esempio, ricordo ancora con dispiacere la scomparsa di Blazar, un utente molto attivo nella community dei Tumblr: il suo Tumblr come giusto che sia non è più aggiornato così come l’account di Twitter e presumo anche il suo profilo Facebook.

E’ triste parlare di una DeathStatusphera ma serve per farci riflettere: che fine faranno e come verranno gestiti questi contenuti, penso a messaggi privati, files, foto, video? Quante di queste informazioni poi possono essere utili per fare un business selvaggio che può non avere scrupoli?
Le identità digitali devono avere un inizio ed una fine o possono restare perennemente aperte a disposizione di utenti e soprattutto aziende? Chi può difenderci dal saccheggio digitale? E’ giusto eliminare definitivamente dal Web un account o un profilo pubblico e privato di una persona defunta?

virtuale, Legacy Locker ed altri siti a pagamento conservano le password dei [...]

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.63) 20 agosto 2009 10:29
    Damiano Mazzotti

    Sono tutti interrogativi fondamentali a cui è difficile dare una risposta univoca...

    Ognuno dovrebbe decidere cosa fare dei propri profilo dopo la sua morte...

  • Di illupodeicieli.leonardo.it (---.---.---.221) 20 agosto 2009 23:50

    Una mia cara amica,quasi un anno fa è morta, improvvisamente. Molta è la mia rabbia quando, rendendo pubblica la cosa, nessuno, dico nessuno abbia detto qualcosa. Mi sono preso la briga di informare qualcuno che, ignaro, aveva risposto dopo diverso tempo ad alcuni suoi post. Ti faccio sapere,scrivevo io, che Antonella purtroppo è morta. E lui: ma come, e quando?Al che rispondevo,io, è morta il 30 settembre,caduta dalle scale e ritrovata dopo diverse ore. E,secondo voi, il tizio si è preso lui la briga di dire, grazie, ti ringrazio per avermi informato? No, cazzo! Pezzo di idiota,niente,non gliene importa una mazza.Allora? Diciamo,come fare?Toccate purei gioielli di famiglia e ricordate che oggi a me e domani a voi,per cui è giusto e logico che, dopo che so tre mesi o un anno di inutilizzo, questo blog venga messo,che so, in stand by o che venga cancellato. Qualcosa occorre fare anche perchè,insieme a quelli che cesseranno per ragioni umane, decessi, ci sono altri che vengono lasciati andare,dimenticati o volutamente dimenticati, e che è bene vengano azzerati.In ogni caso c’è tristezza nel vedere persone,esseri umani, dimenticati:e quei contatti , quelle amicizie? False come le persone che le hanno sottoscritte. Nel mio caso sono 4 gatti,ma meglio 4 che 4mila falsi.

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