La truffa dell’Otto per Mille c’è e ora si vede bene
Sembra proprio che il disegno di legge che introduce il Due per Mille sia stato modificato. E, rispetto alla prima bozza che era stata divulgata, non contiene più la ripartizione delle scelte inespresse. Dopo aver evidentemente preso atto della diffusa impopolarità del provvedimento, il governo delle larghe intese alla Molotov-Ribbentrop ha dato il contrordine.
Così facendo, però, ha reso ancora più evidente quanto sostenevamo non più di quattro giorni fa. Il Due per Mille ha un tetto e non ripartisce le scelte inespresse. Il Cinque per Mille ha un tetto e non ripartisce le scelte inespresse. L’Otto per Mille non ha un tetto e ripartisce le scelte inespresse. Trovate la (non) piccola differenza. Senza dimenticare che, comunque, 8 > 5+2.
Se il quiz enigmistico è semplice da risolvere, è invece enigmatico capire il motivo per cui un meccanismo di questo tipo debba ancora restare in vigore: tra i partiti politici, la Chiesa rimarrà dunque quello più finanziato dai contribuenti.
Ma c’è un referendum che chiede di applicare all’Otto quanto già vale per il Cinque e per il (salvo ulteriori contrordini) Due per Mille: che i soldi di chi non sceglie non vadano a chi è così bravo da scegliersi tanti politici compiacenti.
Questo articolo è stato pubblicato quiLasciare un commento
Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina
Se non sei registrato puoi farlo qui
Sostieni la Fondazione AgoraVox