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La strategia comunicativa di Berlusconi

 

Berlusconi è un grande! Detesto dirlo, mi brucia lo stomaco e mi fanno male le dita mentre batto sulla tastiera che preferirei ingoiare, piuttosto che ammettere una cosa del genere, ma sono costretto a dichiararmi sconfitto ed ammettere che l’orrendo Cavaliere è un genio della comunicazione e tutti gli altri (Bersani, Monti ecc.), messi uno in collo all’altro, non gli arrivano al ginocchio. Semplicemente, nessuno ha capito la sua strategia comunicativa e tutti la assecondano. Partiamo chiedendoci cosa vuol fare Berlusconi: il sogno proibito sarebbe vincere alla Camera (dopo di che lo vedremmo con ogni probabilità al Quirinale, con Monti a Palazzo Chigi), ma, nonostante tutto, credo che anche lui non ritenga la cosa probabile. Più concretamente, punta a rendere ingovernabile il Senato, impedendo la maggioranza Pd-Sel e rendendo Monti non determinante.

A quel punto, come abbiamo detto in altro articolo, potrebbe imporre l’alternativa: unità nazionale Pd-Pdl o nuove elezioni (che lo vedrebbero in ottima posizione). Il risultato minimo è quello di impedire che Monti lo sostituisca alla guida della destra e dimostrare che è ancora lui uno dei protagonisti del sistema. E mi pare che, almeno questo risultato lo ha già raggiunto facendo un miracolo rispetto alle condizioni di partenza.

Per ottenere almeno il risultato intermedio lui ha scelto (giustamente) di non disperdersi, ma di concentrarsi sull’“elettorato di faglia”: quegli elettori di destra che lo hanno abbandonato fra il 2011 ed il 2012, rifugiandosi nell’astensione e che oggi non sanno se astenersi ancora, votare Monti o tornare all’ovile del Cavaliere. Realisticamente si tratta di una fascia di elettorato valutabile fra il 22 ed il 25% (basta calcolare i voti persi da Pdl e Lega in questi due anni). Se riesce a portarsi a casa un po’ più della metà di questa fetta, raggiunge il risultato massimo, mentre, per il risultato medio gli basta riprendersi un terzo, purché opportunamente concentrato nelle regioni in bilico. Ed una parte di questo 7-8%, stando ai sondaggi, lo ha già ripreso. Quindi, ricordiamoci sempre che non sta parlando all’intero elettorato, ma a quella determinata fascia, che deve convincere, in primo luogo, che non è vero che siamo alla fine del ciclo berlusconiano, ma che lui è sempre in piedi ed è sempre il mattatore.

Poi deve persuadere quegli elettori che solo lui è l’alternativa alla sinistra ed all’orrendo governo delle tasse presieduto da Monti, facendo dimenticate i suoi peccatucci più recenti (bunga bunga, sottovalutazione della crisi, ossessione giudiziaria, leggi ad personam…). Quindi, deve azzerare la propaganda avversaria attirando gli altri sul suo terreno

La base della sua strategia comunicativa è tenere banco, costringendo tutti gli altri a ballare al ritmo della sua musica, con il risultato di assicurare i suoi e gli incerti sul fatto che è tornato protagonista. Gran colpo quello della serata da Santoro, ma “buona” anche l’uscita su Mussolini: che Berlusconi sia davvero un nostalgico o voglia solo sembrar tale non ha alcuna importanza e non rileva neppure la piccolissima frazione di elettori fascisti che possono essere stati conquistati da questa sua esternazione. Dal punto di vista elettorale quella uscita non sposta 1 elettore su mille né da una parte né dall’altra: chi pensa che il fascismo abbia fatto cose buone già votava per lui e chi pensa che sia stato un regime infame non voterebbe mai per lui. Quanto agli indifferenti, continuano a restare tali.

Dunque, nessuno si sposta. Il fine è un altro: tenere l’apertura di giornali e telegiornali per qualche giorno e l’operazione è riuscita pienamente, grazie all’imbecillità di tutti quelli che, anziché far cadere nel vuoto quella boutade, si sono precipitati a condannare, indignarsi, stracciarsi le vesti: tutta pubblicità per il Cavaliere.

All’“elettorato di faglia” che vuol conquistare, il giudizio storico sul fascismo interessa quanto una rassegna sulla cultura swahili. A questi lui deve far sapere in primo luogo che è tornato competitivo e poi toccare un tasto ben più sensibile: la tasca.

Ed ecco la proposta sull’Imu: dal punto di vista comunicativo è semplicemente un colpo di genio l’immagine del contribuente che va alla posta e riceve i soldi versati. Semplice, diretto, efficace. “Ma si tratta della solita proposta da imbonitore da fiera, i soldi non ci sono, il giorno dopo lo spread schizzerebbe ad 800…”: tutti argomenti di nessuna efficacia. Il ragionier Monti lo sfida ad un confronto televisivo: figuriamoci, il Cavaliere ne farebbe un boccone e ci berrebbe su una tisana!

Certo, sappiamo che la storia dell’accordo con la Svizzera, per coprire le spese di rimborso dell’Imu, non è una cosa seria e vale esattamente quanto la proposta di Ingroia di trovare i soldi (sempre per abolire l’Imu) con il sequestro dei beni di mafia: sciocchezze aleatorie in tutti due i casi. Ma ragioniamoci su: è davvero impossibile? Mica vero: se abolisco l’Imu ed addirittura la rimborso, ma dopo alzo le accise sulla benzina, mi invento un’altra tassa su quel che vi pare, taglio i fondi agli enti locali scaricando su di loro l’imposizione di nuove tasse, taglio i fondi alla sanità o alla scuola ecc ecc posso benissimo rimborsare l’Imu e metterci sopra pure gli interessi. Tanto poi mi riprendo tutto.

Il punto chiave non è se l’entrata per lo Stato si chiama Imu o Cik e Ciak, ma quale deve essere il gettito complessivo e da dove lo prendiamo, quindi la strategia fiscale complessiva. Lui aggira questo ostacolo (anche perché, figuriamoci se pensa ad una tassazione fortemente progressiva sul reddito!) abbagliando con una “proposta ad effetto”, rispetto alla quale, mettersi a fare i conti sul come e perché non si può, serve come un pigiama ad un cammello. Di fronte ad un attacco mediatico del genere, mettersi a fare l’amministratore di condominio che spiega perché per quella riparazione abbiamo speso il doppio di due anni fa, è come mandare i lancieri di Montebello contro i tanks.

Inoltre, Berlusconi ottiene così di far dimenticare di aver votato anche lui l’Imu, scaricando tutta l’impopolarità di questa che è stata una delle misure più odiose ed antisociali del governo Monti, su centristi e Pd che, così, dimostrano di voler continuare imperterriti su quella linea. Li ha tirati in una trappola e loro ci sono caduti. A nessuno è venuto in mente di controproporre misure altrettanto comprensibili, che spostino una parte del carico fiscale sui ceti più abbienti. Monti non lo fa perché è un classico “sicario della finanza”; Bersani perché è succubo dei mercati; Vendola ed Ingroia perché non distinguono fra un bond ed un asso di coppe.

Giustamente il Cavaliere ne fa strame: questi hanno poche idee, ben confuse e la comunicativa di una triglia bollita. Ma, mi direte voi, è facile fare certe sparate, perché lui è un truffatore. D’accordo: è un truffatore e allora? Vi sembra più onesto Monti, che ora dice di non sapere niente del redditometro e dell’Imu decisioni del governo precedente e che promette - anche lui - riduzioni di tasse? O vi sembra meno imbroglione Bersani, che accenna a misteriosi correttivi per lo sviluppo e l’equità sociale che sono solo fumo? E Ingroia che si inventa la storia dei patrimoni di Mafia e parla di una patrimoniale che neanche lui sa cosa sia, vi sembra meno populista? Di Grillo non dico perché tanto ne spara tre al giorno e senza preoccuparsi della coerenza fra quella delle dieci del mattino e quella delle sei della sera.

Direi che, in vario grado, ci provano tutti a fare gli imbonitori da fiera, solo che il Cavaliere è molto più bravo degli altri (a parte il solo Grillo che gli sta dietro abbastanza bene). Nonostante tutto non credo che Berlusconi vincerà alla Camera, anche perché mancano meno di tre settimane al voto e lui è ancora sotto di almeno 5-6 punti. Ma, se ci fosse un altro mese di campagna elettorale, non scommetterei un centesimo sulla vittoria di Bersani.

 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.39) 8 febbraio 2013 11:51
    alessandro tantussi

    premetto che sono un liberale e liberista, quindi non di centrosinistra. Berlusconi lo "subisco" perché ritengo prevalente il risultato e se lo voterò (e non è detto) lo farò "turandomi il naso" alla Montanelli. Credo di poter dire che condivido pienamente le tue considerazioni (tra l’altro l’articolo è scritto bene). Berlusconi, sul piano della comunicazione, è sideralmente il più bravo. Di ciò non se ne può fare una colpa alla sinistra. Ma la sinistra ha comunque una colpa enorme: quella di scendere sul piano dell’avversario, quella di andare a combatterlo proprio là dove le condizioni ambientali e territoriali favorevoli all’avversario, quella di spianargli la strada. Berlusconi spara una proposta poulista grossa come una casa? Ecco immediatamente la sinistra pronta a denunciare la sparata, a gridare allo scandalo, a ricorrere alle offese. Ma come si fa ad essere così stupidi? Se la proposta è populista (e dunque popolare ancorché magari irrealizzabile) il mettersi di traverso significa automaticamente prendere una posizione, magari perfino "giusta", ma sicuramente impopolare e quindi elettoralmente deleteria. berlusconi dice che restituisce l’IMU? Forse è una cazzata, ma non importa, ovvero non importa accanirsi contro in campagna elettorale. Cosa deve pensare l’elettore indeciso (intelligente o sprovveduto anche questo non importa in democrazia fortunatamente votano anche gli analfabeti)? Io credo che quell’elettore pensi: forse Berlusconi la toglie forse no, forse si può togliere forse no, forse la proposta è compatibile con la stabilità dei conti pubblici, forse no. Ma di certo Bersani si oppone, forse ha ragione forse no, ma è comunque possibile che l’ipocrita sia Bersani, può darsi che rimborsare l’IMU sia giusto, magari Bersani fa tutta questaq cagnara solo per dare torto a Berlusconi. Non so cosa giudicare, non so quale sia il bene dell’Italia, ma di certo so quale sia la mia convenienza. Per non saper né leggere né scrivere, siccome a me l’IMU mi pesa assai ed il toglierla (ed il riprendermi quella già pagata) quantomeno è conveniente per me, sai che faccio? Voto per Berlusconi. Non è, credo, un ragionamento da fascisti reazionari né da berlusconiani sfegatati.

    PS: io credo, con qualche modestissima capacità di giudizio mi occupo dim economia, che restituire l’IMU sia possibile e non destabilizzante. Sono lieto che il Cav, parli alla pancia del popolo, perché se vince restituisce l’IMU e fa una cosa giusta, gradita ed oltretutto corretta dal punto di vista economico apartire dal rilancio dell’edilizia che sta affogando (ma questa è una mia opinione).

  • Di (---.---.---.218) 8 febbraio 2013 15:15

    Più che un grande lui, pensiamo a che tipo di organizzazione a dietro, tutta la potenza dei pubblicitari e psicologi della comunicazione, degli esperti di marketing ecc ecc.

    Pensate a quei poveri ragazzi che passano le notti insonni per porre riparo a tutte le sue esternazioni, quello che ha dietro il Cavaliere è una macchina immensa il cui unico scopo è quello di farci comprare quello di cui non abbiamo bisogno, e nella fattispecie di renderci simpatico il piccolo "Grande" Burlone.
    .
  • Di (---.---.---.56) 8 febbraio 2013 15:32

    Berlusconi in ogni caso .rispetto agli altri e comunque sempre il male minore,non peggiorerebbe certo la situazione , poi dal lato personale non credo chè il privato deva intaccare la politica !

  • Di (---.---.---.144) 10 febbraio 2013 11:51

    Dove starebbe la grandezza di Berlusconi ?? nel fatto che è pronto a promettere ogni sciocchezza a chiunque, che poi un pò di allocchi si bevono??

    Che Bersani sia la negazione di ogni comunicazione della politica è cosa nota da tempo, ignota solo nel PD. Che Monti non sia all’altezza del compito che generosamente si è assunto (rifondare la destra su basi moderate e europee) è altrettanto vero. Ma che poi un lestofante della politica, per giunta pregiudicato per frode fiscale allo Stato, sia un grande è cosa che solo gli sciocchi come il pretenzioso ’autore di questo articolo possono pensare.

  • Di paolo (---.---.---.161) 10 febbraio 2013 12:26

    A parte lo "sciocco " all’autore affibbiato da xxx.144,dal momento che il giudizio di Giannulli su Silvio mi sembra palesemente retorico (commento che ho comunque quotato con un voto perché condivido la sostanza) ,il fatto che Silvio sia bravissimo nel suo "mestiere comunicativo " di imbonitore e incantatore di babbei o mariuoli è assodato e riconosciuto da tutti . Lucky Luciano era bravissimo a sparare con il mitra ,forse era il migliore in assoluto ,e allora ? Dove sta la valenza ? Siamo ad un concorso di virtuosismo a chi la spara più grossa e chi è più birbante ?

    Piuttosto mi sorprende Alessandro che credo di conoscere da un po’ di tempo ,con il quale ho avuto anche modo di confrontarmi seppur da posizioni molto diverse , che non coglie due cambiamenti in atto : il primo che il PD di sinistra ormai non ha più neanche l’odore se pensiamo che il suo futuro prossimo (a breve) è Matteo Renzi ,il secondo che comunque chi vuole votare moderato di destra può puntare su un galantuomo (perché tale è a prescindere) come Monti .

    E allora dov’è il bisogno di turarsi il naso e votare il pregiudicato ? puzza di alibi ,caro Alessandro .

    • Di (---.---.---.7) 11 febbraio 2013 08:22

      Caro Paolo prima o poi dobbiamo aprirla una discussione su cosa significa essere di sinistra, per un partito e per un sigolo.

      Io voto PD per pura necessità di arginare il demonio. Un voto utile? no non lo definirei tale ma semplicemente una necessità in assenza di meglio a sinistra. Le critiche che faccio al PD non riguardano il suo essere o non essere di sinistra, ma il come essere di sinistra.

      E la discussione non può limitarsi solo all’Italia. Uno di noi due deve mettere giù un articolo di sintesi e di apertura della discussione

       

      a presto, il dtr.

  • Di (---.---.---.226) 10 febbraio 2013 19:40

    Ogni istrione ha bisogno del suo "particolare" palcoscenico.
    Altrimenti rischia il flop.
    Su Rai3 (Ballarò e Leader) Berlusconi ha dato segni palesi di "disagio" e non ha certo brillato per capacità "comunicativa".
    Poco male.
    Può sempre contare sulla Pescitudine di chi è sensibile alla fascinazione ...

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