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La relazione della DIA del primo semestre 2012 ed il Friuli

È stata pubblicata da pochi giorni la relazione sull'attività svolta e sui risultati conseguiti dalla direzione investigativa antimafia che riguarda il primo semestre del 2012 (gennaio-giugno).

Una fotografia di 370 pagine circa, chiara e nitida che lascia ben intendere come le organizzazioni criminali mafiose ed associative sono in continua crescita non solo in Italia ma nel resto del mondo.
I dati che analizzerò brevemente riguardano il Friuli Venezia Giulia.
 
I recenti fatti, quale l'operazione che ha comportato il sequestro di beni per un valore di 35 milioni di euro, operazione che ha determinato anche il fermo di 24 persone ritenute legate alla cosca Mancuso di Limbadi (Vv), od i sigilli apposti a beni riconducibili al clan Mangione-Gigante-Matera di Gravina ed a suoi per un valore di circa 100 milioni di euro che ha riguardato anche attività immobiliari a Monfalcone (Go), può ben fare comprendere come quella fotografia sia parziale ed in continuo mutamento.

Ma, ad oggi, nessuna reazione, commento critico, di approfondimento diffuso ho visto emergere in Friuli Venezia Giulia. Come se la presenza della 'ndrangheta o mafie sia un qualcosa da non discutere da ricondurre nella via della ordinarietà o della indifferenza.

L'indifferenza o la negazione della presenza delle mafie, anche se in tono minore rispetto ad altre realtà italiane, sono la prima forza delle associazioni criminali. Il senso civico deve emergere e denunciare a gran forza che qualcosa in Friuli Venezia Giulia accade e lasciare tutto solo alla mano della repressione sarà inutile. Le scuole devono essere le prime ad attivarsi in tal campo. Veniamo al dunque della relazione della DIA del 1 semestre 2012 che raccoglie notizie e fatti sino al giorno 11 luglio 2012.
 
Emergono ben 155 segnalazioni presunte illecite di movimento di danaro pervenute su un totale di 10.773 nazionali di operazioni sospette, ma nessuna è stata trattenuta per i relativi approfondimenti investigativi e giudiziari. Le segnalazioni sono state effettuate dalla seguente categoria sociale ed economica: 1 commercialista, 144 istituti di credito,1 intermediario finanziario,1 notaio, 7 PA,1 revisore contabile.
 
In tema di riciclaggio si segnalano ben 16 delitti e 29 persone denunciate e 23 arrestate.
In tema di estorsione vengono segnalate 23 atti, ed il Friuli Venezia Giulia viene indicato tra le regioni in crescita su tale fenomeno. Su 23 atti di estorsione ben 20 sono state realizzate da soggetti stranieri ed emerge invece un solo caso di usura anche questo realizzato da un soggetto straniero.
 
Sono stati effettuati anche diversi accessi ed ispezioni a sorpresa nel settore degli appalti. 6 accessi, 73 persone fisiche controllate, 19 imprese e 52 mezzi ispezionati, questo nel primo semestre del 2012. A Trieste per esempio è stata ispezionata la ristrutturazione del comprensorio La Maddalena, a Monfalcone gli interventi dell'area esterna dell'edificio Terme Romane.

Ma un segnale degno di considerazione riguarda invece proprio la criminalità straniera.
L'incidenza sul totale delle segnalazioni relative ai cittadini albanesi per reati associativi, detta criminalità albanese è pari all' 8,2%, la criminalità romena dello 0,7%; ex Urss dello 1,2%; nordafricana dello 9,3%; e cinese dello 1,1%. Percentuali certamente non da allarme rosso ma significative e non da sottovalutare.
 

 

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