La quasi mente dell’Intelligenza Artificiale

Oggi segnalo un altro libro che descrive molto bene alcuni aspetti fondamentali dell'intelligenza artificiale: "Io & Ia. Mente, Cervello e GPT (Riccardo Manzotti e Simone Rossi, Rubbettino, 2023, 158 pagine, euro 15).
Iniziando subito con un concetto molto illuminante potremo comprendere meglio il nostro destino. Molti di noi vivranno la "singolarità": "il momento in cui il progresso tecnologico supererà la nostra capacità di capirlo e controllarlo" (p. 12). Già oggi molti di noi fanno fatica a comprendere l'evoluzione tecnologica, ma nell'arco di un paio di anni verremo sommersi dalle varie forme di intelligenza artificiale, e saremo in balia delle sue onde, più o meno alte.
Negli ultimi mesi l'Intelligenza Artificiale ha fatto moltissimi progressi, ed "è in gradi parlare e reagire come se avesse capito perfettamente quello che diciamo. Al punto che, nel momento in cui una IA parla su Internet noi non siamo più in grado di sapere se sia un essere umano o una macchina " (p. 143). E così succederà a molti fenomeni lavorativi e casalinghi personali. Molti di noi saranno orientati nella direzione voluta da un'intelligenza artificiale.
Ma "Noi capiamo il significato e il senso del linguaggio. IA, fino a prova contraria , nessuna delle due cose. La differenza tra senso e significato, che normalmente non si tiene in considerazione, è qui abbastanza importante" (da p. 143). Alcune isole più o meno grandi di umanità resteranno a disposizione di chi vorrà riflettere prima di fare molte cose personali e soprattutto prima di fare molte cose sociali.
Comunque "la realizzazione di una IA in grado di decidere e ragionare, mette in crisi il modello di essere umano sul quale è costruito il sistema politico attuale" basato sulla libertà e sulla responsabilità personale (p. 148). Inoltre "il 95 per cento di quello che fanno gli esseri umani è semplicemente copia/incolla/riciccio di contenuti di cui non si comprende nulla" (come gli studenti abituati al copia/incolla), quindi quel 95 per cento è rapidamente sostituibile da macchine con IA" (p. 151). Indubbiamente la stragrande maggioranza delle persone esegue compiti più o meno ripetitivi.
Quindi oggi ChatGPT è un'intelligenza isolata dal mondo che può accedere solo ai contenuti prodotti dagli esseri umani. Ma "siamo solo noi a poter accedere al mondo in quanto mondo e siamo solo noi che definiamo le regole" (p. 96). Per fortuna non tutto quello che viviamo può essere trasmesso tramite le parole. A volte bastano semplici azioni e situazioni.
In definitiva l'intelligenza più profonda, "prevede anche il far tesoro, magari emotivamente, dei fatti autobiografici, cosa al momento preclusa a ChatGPT" (p. 152). A quanto pare "ChatGPT non ha nemmeno la facoltà di mantenere in memoria le conversazioni passate" e quindi questa forma di intelligenza non è "paragonabile a quella umana.". Dunque gli elaborati programmi elettronici dicono e non pensano, e molto probabilmente non saranno mai intelligenti come le persone più intelligenti.
L'uomo può vivere la storia, l'intelligenza artificiale no: "La scelta umana ha sempre un elemento di irriducibile libertà" (p. 136).
Riccardo Manzotti è un filosofo e un ingegnere che insegna filosofia all'università IULM di Milano e che è stato visiting scholar al MIT di Boston. Ha pubblicato vari articoli scientifici e il saggio La mente allargata (2019, il Saggiatore).
Simone Rossi insegna neurologia all'Università di Siena e dirige il Si-BIN Lab (Siena Brain Investigation & Neuromodulation Lab). Inoltre è stato presidente della Società Italiana di Psicofisiologia e Neuroscienze Cognitive (www.sipf.it), e segretario della Società Italiana di Neurofisiologia Clinica (https://sinc-italia.it). Nel 2020 ha pubblicato il Cervello elettrico. Le sfide della neuromodulazione (Raffaello Cortina Editore).
Nota di approfondimento - Il filosofo Felice Cimatti sottolinea che il filosofo Giorgio Agamben riprende un'idea poco popolare, "vale a dire che il significato non sia creato dentro al linguaggio ma nasca al confine tra realtà e linguaggio" (p. 147). Secondo Cimatti, "La filosofia si occupa... del luogo in cui gli oggetti del pensiero vengono posti come oggetto" (2022). Comunque il dialogo diretto del professor Simone Rossi con l'intelligenza di ChatGPT-3 è stato anche particolarmente divertente (inizia a pagina 34 e termina a pagina 73).
Nota conclusiva - "La conversazione accresce le capacità dialettiche, ma la solitudine è la palestra del genio" (Edward J. Gibbon, p. 151); "Questa è la vera creatività: è aggiungere una dimensione nuova all'esistente. Il nuovo punto è fuori dal piano del già noto" (p. 154); "Non si capisce mai niente, ma si finisce con l'abituarcisi" (John von Neumann, uno dei "fondatori della rivoluzione informativa", p. 11); "l'idea secondo cui la mente umana non sarebbe altro che un processo di elaborazione dell'informazione..." è "un'utile semplificazione" (p. 100).
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