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La qualità italiana nel mondo

 

Le piccole e medie imprese italiane che si sono internazionalizzate sono le colonne portanti dell’economia italiana.

Nel convegno bolognese di venerdì 13 maggio, "Le PMI e le reti per l'internazionalizzazione", organizzato dall’Istituto Tagliacarne e da LS Lexjus Sinacta (www.lslex.com), sono state presentate molte informazioni interessanti. Inizio subito con questo dato: il 98 per cento di tutte le imprese italiane sono Piccole e Medie Imprese, cioè aziende con meno di 250 addetti. La media europea è di 16 addetti, mentre quella italiana è di 9,6 (sotto i 50 dipendenti si chiamano piccole imprese, sotto i 10 si definiscono microimprese).

Le imprese che hanno internazionalizzato non soffrono la crisi, anzi, stanno incrementando notevolmente i fatturati e i loro guadagni. In generale le aziende italiane possono perdere quote di mercato in termini quantitativi, ma riescono a mantenere le quote di mercato in termini di valore puntando sulla qualità dei prodotti. La qualità italiana si distingue di più nel Design, nel settore Meccanico (soprattutto di precisione) e in quello Agroalimentare.

Secondo Alessandro Rinaldi e Corrado Martone dell’Istituto Tagliacarne, le imprese italiane hanno investito nel territorio, nella sua accezione meno “fisica”, cioè i diversi saperi accumulati nel tempo nelle numerose città artigiane e industriali. I giovani studiosi hanno sviluppato un modello che determina il Prodotto Interno Lordo di Qualità (PIQ). In questa classifica l’Italia è seconda dopo la Germania. Quindi il rilancio riguarda principalmente il settore manifatturiero, mentre le imprese legate ai servizi e al commercio sono ancora in difficoltà. Comunque circa il 40 per cento di chi lavora nelle aziende manifatturiere si occupa di servizi e l’Italia è il sesto paese esportatore, dopo Cina, Germania, Stati Uniti, Giappone e Francia.

I punti di debolezza del sistema delle piccole e medie imprese sono i seguenti: solo 2.700 imprese manifatturiere su 476.000 si sono internazionalizzate; l’84 per cento delle esportazioni si concentra in Europa (fenomeno facilitato dalla moneta comune); le imprese a conduzione troppo familiare non riescono a investire in risorse umane molto professionali e specializzate. Però le reti contrattuali bilaterali e plurilaterali consentono di aumentare l’innovazione e la competitività, mettendo in comune centri di ricerca, brevetti, sedi commerciali, ecc. D’altra parte qualcuno si dovrebbe specializzare a insegnare agli imprenditori italiani l’arte di comprare aziende all’estero.

Inoltre bisogna considerare che il 2010 è stato meglio del 2009 e siccome l’Italia dei lavoratori e degli imprenditori funziona molto meglio dell’Italia dei politici, teniamo sempre presente che il futuro si avvicina più veloce della Cina e che quindi non si può continuare a far pianificare la nostra società a persone che hanno troppi anni sulle spalle e troppi pochi neuroni al posto giusto.

Infine segnalo la manifestazione “Research to Business” che accoglie importanti istituzioni, aziende italiane, imprese estere e promuove i risultati della ricerca, i brevetti e i prototipi: www.rdueb.it (Bologna, quartiere fieristico, 8 e 9 giugno, ore 9.30-18.00). All’interno di questa manifestazione è stata inserita l’iniziativa, “Innovat&Match”, che permette di realizzare incontri bilaterali per presentare tecnologie, per conoscere soluzioni e idee innovative, per avviare vere e proprie collaborazioni, per instaurare partnership e partecipare a progetti di ricerca nell’ambito del “VII Programma Quadro” (per prenotare una partecipazione gratuita: [email protected]).

Per approfondimenti: www.ice.gov.it (Istituto nazionale per il Commercio Estero), www.campus.ice.gov.it (corsi post-universitari specialistici), www.simest.it (Società Italiana per le Imprese all’Estero al di fuori dell’Unione Europea), www.simplernet.it (consorzio), www.aster.it (consorzio), www.aresinternational.it (consorzio), www.entovation.com (network), www.intentac.org (International Entrepreneurship Academy), www.startupassociate.it (prima assemblea nazionale, giovedì 19 maggio a Milano).

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