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La pirateria aiuta l’industria del cinema: lo conferma uno studio tenuto segreto

Vuoi conferme alle tue idee? Attento però a commissionare le ricerche di mercato alle persone "giuste".

Qualche settimana fa il giornale tedesco Telepolis, avrebbe svelato un'interessante ricerca di mercato tenuta nascosta all'opinione pubblica

Il Gfk è l'organo che si è occupato di condurre la ricerca. Il centro di ricerca si è trovato a dover indagare se, nella realtà, la pirateria informatica, ossia lo streaming on-line dei film, danneggerebbe veramente le tasche dell'industria cinematografica. Non stupisce sapere, quindi, che i mittenti dello studio siano state proprio le case produttrici cinematografiche tedesche. 

Volendo avvalersi di uno studio autorevole che desse man forte alla propria battaglia contro la pirateria informatica, le major hanno tentato di dimostrare quanto lo streaming on-line illegale dei film li danneggi facendo, come conseguenza, scemare la frequentazione dei cinema. La faraonica questione sarebbe stata risollevata dopo una maxi-operazione della polizia tedesca che ha portato alla chiusura di molti siti che fornivano lo streaming di film e in particolare del sito internet www.kino.to con il successivo arresto di 13 dei suoi amministratori accusati di aver formato un'organizzazione criminale contro il copyright

Tuttavia, le grandi case produttrici tedesche hanno dovuto fare marcia indietro: lo studio, infatti, avrebbe dimostrato che scaricare i film da internet non nuocerebbe alle loro finanze, bensì le gonfierebbe. A sorpresa anche degli studiosi, si è scoperto che gli utenti dei siti di streaming non solo andrebbero anche e più spesso al cinema, ma che sarebbero degli assidui acquirenti di DVD. Sembrerebbe quindi che chi guarda i film on-line lo farebbe principalmente per averne un'anteprima e per capirne, forse, la qualità.

La società di ricerca tedesca Gfk tiene però a precisare che non è in loro potere determinare quale studio verrà reso pubblico e quale no. 

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