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 Home page > Attualità > Cronaca > La pianta di Berlusconi

La pianta di Berlusconi

MENTRE che, in questo momento, nel nostro Paese, centinaia di migliaia di lavoratori: a tempo indeterminato, precari, a termine, vengono licenziati, espulsi…… dalla Loro necessità di vita.
 
MENTRE che, una miriade di miseri, sono costretti a frugare nelle discariche dei mercati generali, per cercare di racimolare gli avanzi del pranzo quotidiano.
 
MENTRE che, tanti cittadini ultra poveri, “assaltano” gli uffici postali, a partire dall’alba, per cercare di conquistare la nuova tessera del “pane”, specie nelle zone del Sud, da sempre nelle fauci delle bande affaristiche-mafiose.
 
MENTRE che, milioni e milioni di vecchi e nuovi miserabili, frutto del potere,” dosano ”quotidianamente la fetta della vita..

 
MENTRE che, tanti immigrati - sfuggendo alle guerre e alle miserie dei loro paesi - nativi, cercano qui riparo, supersfrutttati dai tanti rapaci di turno.
 
LUI, il presidente del consiglio, Berlusconi, sente l’esigenza di pubblicamente dichiarare in una assise, all’uopo d’uso, che “aveva visto una bella pianta, che per vendermela con fattura costava 100.000 euro, e senza 50.000”
 
Gioie di vita di un riccastro, che “panza e spanza”.
 
Da buon ateo reclamo la bontà laica del messaggio comunardo, volgarmente detto comunista: È più facile che un cammello passi nella cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei Cieli”.
 

 

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