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La pelle come organo sessuale

La pelle è l’organo più esteso del nostro corpo e svolge delle importanti funzioni: regola la temperatura corporea attraverso la circolazione cutanea ed il sudore ci protegge da agenti esterni che potrebbero essere nocivi depurando il nostro organismo attraverso l’espulsione di sostanze di scarto. 

Essa riveste un ruolo fondamentale nello scambio relazionale ed è l’unico organo capace di fornire sensazioni attive e passive nello stesso momento, infatti, toccare ed essere toccati è un’azione simultanea, costituita da input e output. È, inoltre, interessante il suo collegamento diretto con il sistema nervoso, che la rende molto vulnerabile allo stress psicofisico. Cute e sistema nervoso originano, infatti, dall’ectoderma, ovvero da cellule madri identiche che nel feto si differenziano per dare origine agli organi sopracitati. Questo stretto legame può spiegare la stretta correlazione tra patologie cutanee e nervose.

La pelle è l’organo maggiormente innervato ed è ormai accertato che lo stress emotivo peggiora sensibilmente le patologie cutanee ed allo stesso modo le patologie della pelle possono avere un forte impatto sullo stress dell’individuo.

Questo organo, quindi, non svolge solo una funzione fisiologica, ma è anche la sede principale delle nostre emozioni e delle somatizzazioni; infatti quando il cortisolo endogeno prodotto dall’organismo diventa eccessivo, si crea uno squilibrio ed un impoverimento delle risorse interne. I periodi di stress sono anche caratterizzati da un abbassamento delle difese immunitarie, per cui la cute, come il resto del corpo, è più esposta ad aggressioni esterne da parte di virus e batteri.

La pelle è inoltre un organo fortemente erogeno, direttamente collegato alla sfera emotiva e sessuale, è un organo relazionale con il quale ci presentiamo al mondo esterno ed esprime la nostra individualità, pertanto, distingue l’Io dal non-Io. Essa rispecchia il nostro stato di salute e il nostro modo di essere, infatti, un eventuale malessere di uno degli organi interni viene “proiettato” sulla pelle ed ogni stimolazione di una zona corrispondente della pelle viene condotta verso l’interno, al rispettivo organo. Inoltre, la pelle è il nostro primo organo sessuale, infatti, non a caso, è proprio durante la pubertà che, con il manifestarsi della pulsione sessuale, diventa oggetto di somatizzazione ad esempio tramite l’acne, attraverso cui viene espresso il conflitto di essere attratti verso qualcosa di nuovo e travolgente ed allo stesso tempo di pauroso e sconosciuto. In questo senso l’acne può essere vista come una difesa, perché rende difficile l’incontro con l’altro e può impedire la sessualità. A tal proposito, l’acne, viene così definita da R. Dahlke:

“Irruzione della sessualità puberale che supera le barriere: tentativo di respingerla; il tema scottante della sessualità e della relazione di coppia infiamma le frontiere (della pelle); stimolo e pressione del nuovo e timore del nuovo; pustole che fanno da autoprotezione contro eventuali incontri; deturpazione inconscia della propria immagine per non dover affrontare il tema conflittuale”.

(Dahlke R., Malattia come simbolo, Roma Mediterranee, 2010)

 

Tirocinante: Laura Massaro

Tutor: Fabiana Salucci

 
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