• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cultura > La notte tenera...in poesia

La notte tenera...in poesia

Misteriosa o accattivante, a volte paurosa: pittori, poeti, musicisti si sono spesso ispirati a questa parte oscura del giorno per esprimere paure, incubi o sussulti di incertezze. Ma per Mariolina de Angelis, poetessa, la notte è molto più che ispirazione. E’ piuttosto una dolce parentesi dove rivivere persone, incontri, memorie e restituire loro una dimensione reale.

Dopo “I sentieri della notte” raccolta di poesie che ha vinto nel 2001 il Premio Nazionale di Poesia Margareth Fuller , una nuova serie di poemetti “La notte accanto” ( La Vita Felice editore, Milano) presentata i giorni scorsi alla libreria Equi-Libri di Milano, conferisce alla notte il valore positivo della memoria. Ed è così che persone, relazioni, ricordi tornano lucidamente in un’atmosfera di tenera affettività.
Dunque la notte non è minacciosa?
Proprio per nulla, anzi. E’ altrettanto importante come il giorno, una specie di mondo parallelo, a volte luminoso, che aiuta ad accettare meglio i ritmi frenetici quotidiani.
 
Che cosa ha di speciale?
Il fascino dell’ambiguità. E’ un mondo dai contorni indefiniti che fa spazio a un luogo non noioso, non scontato. Mentre le ore del giorno sono spesso ripetitive e frenetiche, la notte distende, appiana, consente di popolare il tuo mondo con le persone che ti piacciono.
 
Ma di notte ritorna anche il ricordo di chi non c’è più…
Ma la mancanza delle persone che hai amato si sente di giorno, mentre di notte il ricordo diventa una presenza dolce, affettuosa, che dà sollievo.
Come in questi versi
 
TU ED IO
Era perché c’eri tu
che il tempo era diverso.
Si dilatava, si contraeva,
evaporava, si nascondeva.
Sembrava fermo
E ci ingannava, correva.
Tu parlavi, io sognavo.
I paesaggi li guardavo
scorrere nei tuoi occhi.
Sole di rame, astri d’argento
e una luna nostra.
Persa in quello schermo astrale,
aggrappata a quel mondo,
non mi accorsi che il tuo tempo
aveva i giorni contati sul calendario.
Non potevi più regalarmi
incantesimi.
 
 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares