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’La notte dei biplani’ di D.Morosinotto: fantascienza, Storia e realtà ’possibili’

Non c’è alcun dubbio che sin dai primi capitoli ma ancora prima, sfogliando questo libro, s'intuisce che la storia lì dentro è qualcosa che mescola passato reale con passato futuribile, Storia e tecnologie, invettiva e fondamenti umani.
 
Si tratta di ‘La notte dei biplani’ di Davide Morosinotto, uscita interessante per Fanucci, agosto 2011 (pag.395 a euro dieci).
L’inizio, dunque, eccolo qui:
27 Agosto1939
Il colonnello John Davey arrivò a Londra nel primo pomeriggio. La città era soffocata da una pioggerella afosa di fine estate, e la divisa della Royal BOT Force gli stava appiccicata addosso, umida e sgradevole.
Il funerale si sarebbe tenuto alle tre nel cimitero di Kensal Green: un posto appropriato, visto che tra gli ospiti silenziosi del camposanto c’era addirittura Charles Baddage, il padre del primo commutatore moderno.
Oltre l’arcata d’ingresso del cimitero, l’ampio viale ero deserto. Ma più lontano, sotto al porticato in stile classico della cappella anglicana, si scorgeva una certa confusione. Erano in maggioranza semplici curiosi, con l’aggiunta di qualche giornalista: la cerimonia era riservata a pochi intimi.
(Incipit, pag.13, prima parte intitolata ‘Prologo – Ricordi (1939-1914)’, primo capitolo: ‘La fine e l’inizio’)
 
Dunque eccola la storia, o meglio: l’inizio. Eppure già i colori premono, i luoghi si muovono, i corpi s’intravedono in fessura.
 
E che si tratti di un romanzo fortemente studiato, assorbendo Storia e fatti, innestando fantasie laddove tutt’ora ci sono certezze fragili, giocando a muovere pedine svelando altri scenari: che di tutto questo si tratti, non v’è alcun dubbio e non c’è bisogno di arrovellarsi. Morosinotto rispetta alcuni ‘paletti’ che la mappatura storico-geografica del’900 ci ha riconsegnato tra analisi, documenti e avvenimenti. Poi però le carte in tavola cambiano, questo romanzo è il frutto di un grande lavoro di divertimento e creatività consolidato e reso stabile da un altrettanto grande lavoro documentaristico. Cosa è Reale? Cosa, no? Frutto della manipolazione di un narratore che con le trame del passato e quelle d’un futuro temuto ma (forse) vicino ha impastato una trama ricca, intensa e pazientemente inquadrata.
 
Nelle note finali si rintracciano esattamente quei ‘paletti’ o, almeno, gli approcci: “Nel 1642, Blaise Pascal inventò la prima calcolatrice meccanica, la ‘Pascalina’. Nel 1837 Charles Babbage progettò il primo computer nel senso moderno del termine, anche se non riuscì mai a costruirlo. Il 17 dicembre 1903, sulla spiaggia di Kitty Hawk nel North Carolina, due fratelli volarono per la prima volta su un mezzo più pesante dell’aria: era il biplano Flyer 1. Poco più di dieci anni dopo, con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, gli aerei diventarono un’arma.” (pag.394)
 
Il tempo è quello palesato dal prologo, la storia si muove avanti e indietro dal 1939 al 1914, si ferma nel 1916 nelle due parti centrali poi il nastro si riavvolge, dal 1916 al 1939.
 
Cosa aspettarsi, dunque, da questo libro?
Molte cose, con alcune premesse: bisogna essere predisposti a contestualizzare alcuni eventi precisi, ma bisogna anche essere disposti a mettere tutto in discussione e ancora prima: bisogna lasciarsi andare al divertimento di immaginazioni vivide, strutturate per essere concrete, poggiate su carni e luoghi per nulla ‘americanati’ com’è invece per una certa tradizione di narrativa italiana ambientata e dominata dalle dinamiche e vicende ‘estere’ (in Cornovaglia, Morosinotto c’è stato davvero e tra parole e immagini si sente eccome).
 
Tra l’altro anche la scrittura è un continuo movimento di registri, approcci tecnici e narratori. Dominato da un narratore esterno, appaiono poi corrispondenze epistolari, registrazioni nude di conversazioni, riporti integrali di email, rapporti militari…
Una narrazione salda e varia, divertente e intensa proprio perché non cede in alcuna struttura, tutto torna – alla fine – e tutto resta complicato – fino alla fine.
 
Un romanzo per adulti e ragazzi (in senso molto lato e trasversale), con protagonisti adolescenti che affrontano la prima guerra mondiale con l’ingenuità dell’età, ritrovandosi cambiati, scoprendo quando poco di quella giovinezza è rimasto, in loro.
 
Davide Morosinotto
 
Ma è anche, forse sopra ogni cosa, un romanzo sulle tecnologie, sui progressi che le innovazioni hanno fatto e possono fare a mostrare come l’ennesimo ‘strumento potente’ nelle mani dell’uomo può elevarlo quando tentarne i lati più oscuri.
 
Un’avventura, questo romanzo, a miscelare generi. C’è chi l’ha definito uno ‘steam-punk’ ovvero “un filone della narrativa fantastica-fantascientifica che introduce una tecnologia anacronistica all'interno di un'ambientazione storica” (grazie a Wikipedia).
 
In ogni caso, maniaci delle classificazioni o meno, Morosinotto non si risparmia. Una scrittura scorrevole ma precisa, piena di inquadrature, panoramiche e contestualizzazioni per nulla scontate (men che meno così semplici e comode come può portare a credere l’ambientazione storica stessa). Ogni scena si può ‘vedere’, sentire, immaginare; Morosinotto fornisce le chiavi di lettura, solletica la curiosità di chi cerca una storia per evadere ma anche di chi conosce il passato e usa le tecnologie.
 
Proposto dall'editore come 'romanzo per adulti' a mio parere è evidente che i ragazzi sono gli interlocutori primari per l’autore, non per target imposto ma proprio per attitudine. È a loro che Morosinotto dice, racconta, spiega, suggerisce, sorride e mette in guardia.
 
Ciò non toglie nulla alle capacità del romanzo di solleticare la fantasia e la curiosità anche di altre fasce d’età, non importa in fondo chi se, mentre leggi, ma chi decidi di essere.
 
Davide Morosinotto, classe 1980, finalista al premio Urania nel 2004, ha pubblicato romanzi per ragazzi, nel 2011 per Einaudi Ragazzi: 'Il libero regno dei ragazzi' e per Piemme: 'Maydala Express'. Giornalista, traduttore, con una laurea in Scienze della comunicazione (tesi su Philip K.Dick) è un autore che lascia tracce delle sue passioni in ogni scritto fino ora pubblicato.
 
 
Link
Il booktrailer su youtube.

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