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 Home page > Attualità > Economia > La festa del futuro di Sacconi. I giovani disoccupati ringraziano

La festa del futuro di Sacconi. I giovani disoccupati ringraziano

L’Istat ha reso noto che a marzo si è registrato, rispetto al mese precedente, sia un aumento degli occupati che un aumento dei disoccupati. Questi contemporanei incrementi sono dovuti alla riduzione del numero degli inattivi. Gli occupati, rispetto a febbraio, sono aumentati dello 0,5%, i disoccupati del 2,0%. Questi dati sono stati oggetto di commenti, di diversa natura.

“L'allarme del Governatore della Banca d'Italia sui conti pubblici e i dati Istat sulla disoccupazione di marzo danno la dimensione delle bugie del Governo e dei veri problemi del Paese completamente posti in secondo piano dall'esecutivo Berlusconi compatto soltanto nel legiferare pro-premier e diviso su tutto il resto, persino sulla politica estera”. Lo ha dichiarato Michele Ventura, vicepresidente dei deputati del PD, secondo il quale “il dramma dei giovani, quasi il 30% senza lavoro, non entra neanche nell'agenda dei ministeri e restano soltanto annunci il piano nazionale per l'occupabilità o le spese deliberate per la promozione dell’apprendistato o a sostegno della occupazione dei lavoratori svantaggiati, dei disoccupati di lungo periodo. Il ministro Sacconi che programma una ‘festa del futuro’ per il 25 maggio è lo stesso che accusa i giovani di atteggiarsi a vittime. Ma quel dato del 28,6% di disoccupazione - conclude - associato all'impressionante numero degli ‘scoraggiat’ che neanche cercano più lavoro, dovrebbe stare a ricordargli il fallimento di tutte le sue politiche”.

“La periodica rilevazione Istat si caratterizza innanzitutto per quell'inequivoco indicatore che è dato dall'aumento di 111.000 occupati rispetto a febbraio e di 141.000 rispetto a un anno fa. E sono donne più ancora che uomini. Cresce così il tasso di occupazione al 57,1% segnando un incremento rispetto a febbraio scorso e a un anno fa. La stessa leggera crescita del tasso di disoccupazione, come rileva l'Istat, è dovuta alla diminuzione dell'inattività, in particolare dei giovani”. Lo ha affermato in una nota il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, commentando i dati diffusi dall'Istat. “Ovvero - prosegue Sacconi - più giovani si offrono sul mercato del lavoro uscendo da quella condizione di rinuncia aprioristica che è sempre l'aspetto più preoccupante della condizione giovanile. Una ripresa, per quanto moderata, è in atto e deve essere accompagnata anche dal lato della qualificazione e della riqualificazione professionale dei giovani come degli adulti, oltre che dai servizi per l'incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro».

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.58) 30 aprile 2011 17:16

    Numeri e fatti >

    Per l’Istat sono "occupati" anche i precari e quelli in part-time. Non sono disoccupati gli "scoraggiati" che non cercano lavoro e quelli in cig.

    Per chiarezza diciamo allora che sfiorano i 5 milioni gli italiani che risultano non svolgere una qualche regolare attività. Diciamo che anche Napolitano è preoccupato per i 2 milioni di giovani che non studiano e non lavorano.

    Mentre stiamo aspettando gli effetti della "frustata" all’economia annunciata a gennaio, la ex-ripresa, passata a "semi-crescita", grava sul paese come Se fosse Stagnazione ...
     

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