La casa: un sogno irrealizzabile in Italia
Un mio amico che è appena andato in pensione dopo 40anni di lavoro, sacrifici e rinunce finalmente riesce a vedere tutti insieme un pò di soldi della liquidazione e inizia come tanti altri comuni mortali che non fanno parte di nessuna casta, a sognare: acquistare due piccoli appartamenti per aiutare i suoi due figli.
Condividevo le iniziative del popolo viola, ma dopo l’ultima manifestazione (durante la quale la casta politica all’opposizione è salita sul palco per impadronirsi delle iniziative spontanee del popolo viola) mi sono distaccato perché, secondo il mio modesto parere, nel periodo delle elezioni la casta sfrutta questi momenti solo per racimolare voti.
Allora mi sono avvicinato alle associazioni e Organizzazioni indipendenti come Amnesty International, Greenpeace, Survival e tante altre, che in silenzio portano avanti battaglie che condivido, ma sono snobbati dalla casta dei giornalisti.
Oggi torno a scrivere più infervorato e disgustato che mai per raccontare come sono umiliati gli abitanti di questo paese in via di sviluppo di caste privilegi e corrotti.
Un mio amico che è appena andato in pensione dopo 40 anni di lavoro, sacrifici e rinunce finalmente riesce a vedere tutti insieme un pò di soldi e inizia, come tanti altri comuni mortali che non fanno parte di nessuna casta, a sognare: acquistare un piccolo appartamento per aiutare i suoi due figli.
Visionano gli appartamenti finiti: hanno una metratura di circa 60 metri quadri, sono composti da salone, angolo cottura, camera, cameretta, bagno e balcone. Tornano presso l’ufficio e il responsabile stila un promemoria per dimostrare al costruttore che dei poveri illusi hanno visionato gli appartamenti, rilasciando il seguente promemoria: prezzo del piccolo appartamento 260 mila euro, comprensivi di dieci mila euro per la proposta di vendita (nel caso in cui il costruttore non dovesse accettare, questa cifra viene restituita al mio amico), di 30 mila euro al compromesso, 80% di mutuo, altri 30 mila euro da versare prima dell’atto. A questa cifra dobbiamo aggiungere l’iva al 4% sul dichiarato, Notaio circa 5 mila euro, agenzia circa il 4%, inoltre il 3% per le spese della pratica del mutuo e allacci vari.
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