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 Home page > Attualità > Società > La Scuola ed il tormentone dei seggi elettorali

La Scuola ed il tormentone dei seggi elettorali

L’esercizio della democrazia grava sempre sulla Scuola.

Anche quest’anno, come è ormai consuetudine, la Scuola Italiana ospiterà nei giorni 6 e 7 le elezioni amministrative e le elezioni europee ed il 21 giugno un referendum: al Popolo Italiano sarà permesso l’espletamento del diritto/ dovere del voto. Una pratica che è alla base dell’assetto democratico del Paese che va quindi incoraggiata, promossa con ogni mezzo e resa facile nella sua esecuzione materiale. Moltissime scuole saranno chiuse, quindi da venerdì 5 giugno per riaprire mercoledì 10. E’ il tempo strettamente necessario per allestire in ogni aula i seggi elettorali, fare svolgere il rito del voto e provvedere al ripristino delle attrezzature scolastiche (speriamo che avvenga la disinfezione dei locali).

Quest’anno il calendario prevede anche il lungo ponte del 2 giugno, per cui gli studenti, in pratica, lasceranno la scuola sabato 30 maggio per ritornarvi il 10 giugno, 4 giorni prima della definitiva chiusura di sabato 13 giugno (per la Toscana ed altre regioni), perché non credo che siano molti gli alunni che torneranno in aula nelle uniche mattine disponibili del 3 e 4 giugno.

E’ facile capire che in definitiva l’anno scolastico 2008/2009 per le molte scuole sedi di seggio elettorale terminerà realmente il 30 maggio, ma a questo punto vengono in mente alcuni problemi:

  • sono stati realmente fatti i 200 giorni di scuola come prescrive la legge, tenendo oltre tutto conto di eventuali giorni di "occupazione" per scioperi degli studenti nei mesi di ottobre e novembre 2008?
  • se la risposta è negativa è valido l’anno scolastico?

In pratica sono stati sottratti agli studenti giorni preziosi con opportunità terminali per sanare eventuali situazioni didattiche carenti (insufficienze).

Questa storia si sta ripetendo ormai dal 1946 con un ritmo incalzante dal momento che le opportunità di esercizio del voto democratico sono progressivamente aumentate con le elezioni europee ed i referendum oltre alle elezioni politiche ed amministrative, per cui mi sto chiedendo da tempo come mai ancora nessun governo abbia cercato di spostare i seggi elettorali in altre strutture (circoscrizioni, caserme militari, ecc.) venendo incontro anche alle esigenze dei giovani italiani.

Il ministro Gelmini ha fatto presente al Consiglio dei Ministri l’assurda situazione che si è venuta a creare in molte scuole italiane? Per ora sulla stampa ufficiale c’è uno strano silenzio sull’argomento forse a testimonianza che in definitiva il mondo della scuola conta solo nelle intenzioni ipotetiche e surreali.

Commenti all'articolo

  • Di saba65 (---.---.---.250) 28 maggio 2009 23:02

    Concordo in pieno. Disagio maggiore, inoltre, per gli studenti di terza media che devono sostenere un esame che secondo i miei calcoli dovrebbe cadere proprio nella data del referendum.
    Una domanda, ma negli altri stati europei dove si vota?

  • Di capinera (---.---.---.30) 3 giugno 2009 16:45

    A nessuno importa se sono stati fatti realmente i 200 giorni e meno ancora al Ministro Gelmini ..... infatti le scuole si autogestiscono e si DEVONO anche autofinanziare !!!!! mai avuto così pochi finanziamenti ma... nessuno se ne fa carico di questa situzione lasciando noi operatori della scuola a fronteggiare questa carente e disastrosa situazione finanziaria. E’ deprimente , vi assicuro ..... !!!!!, alla richiesta del personale supplente : quando sarò pagato perchè non ho i soldi per pagare l’affitto? rispondere non lo so !!!!! .... oppure alla richiesta dei docenti a tempo indetrminato : quando saranno pagate i compensi accessori effettuati due anni fa ???? Onorevole Gelmini faccia un giro per le scuole in particolare negli istituti Comprensivi ... gli alunni sono carenti di tutto anche della carta igienica....... e non può dire che i Dirigenti non sanno fare il loro lavoro .... vorrei vedere se un dirigente di un’azienda con 800 circa dipendenti e zero fondi per il funzionamento - e 1/3 di finanziamento rispotto agli anni precedenti per le spese di personale sa dirigere .........

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