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 Home page > Attualità > Cronaca > La Russa su Boldrini: c’è la spia nella cabina elettorale?

La Russa su Boldrini: c’è la spia nella cabina elettorale?

Il Ministro della Difesa Ignazio La Russa, nei riguardi del rappresentante in Italia dell’Alto commissariato per i rifugiati Laura Boldrini, categorico, ha affermato: "È disumana o criminale, vota per Rifondazione", e - stante le varie versioni riportate – “nota per essere di Rifondazione comunista e per portare il cognome di un noto capo partigiano” . Poi, aggiunge che l’Alto Commissariato dell’ONU per i rifugiati, Unhcr, è “un organismo che conta come il due di picche, e non conta un fico secco, finché la stampa non decide che contano qualcosa”.
 
Parole forti, molto in “libertà”, contro l’emerita organizzazione internazionale che nel corso degli anni è stata determinante per salvare la vita a milioni di persone.
 
Il soggetto in causa è l’ONU, la massima rappresentazione istituzionale della nostra Gaia Terra, non tanto l’associazione della briscola del paese tal dei tali.
 
Però, tant’è; così è nel libero pensiero espresso!
 
Sembra quasi che si sia tornati all’Italia del 36, all’urlo di guerra lanciato dal famoso balcone che si affaccia nell’architettonica piazza Venezia a Roma, contro il complotto dei pluto-giudei-democratici che volevano impedire l’espansione imperiale della dittatura fascista (Etiopia).
 
Quasi, quasi, riecheggia il vecchio grido di battaglia : “molti nemici molti onore”.
 
A parte i disonorevoli appellativi affibbiati: “è disumana o criminale” ("o è disumana perché pretende che teniamo i clandestini per mesi rinchiusi nei centri per poi espellerli, oppure è criminale perché vuole eludere la legge e vuole che in Italia scappino e si sparpaglino sul territorio"), sorprende alquanto ed inquieta molto l’affermazione…..”vota per Rifondazione”.
 
Ebbene, poiché la Boldrini non risulta sia stata mai iscritta a Rifondazione comunista né che abbia mai ufficialmente espresso indirizzo di voto per questo partito in adesione ad appelli ufficiali, da dove nasce questa categorica affermazione?
 
Ci sono altri “segreti” non rivelabili?
Le leggi fondamentali della nostra democrazia assicurano che il voto è segreto!
 
Quindi, da dove nasce cotanta sicurezza di affermazione.
 
C’è forse una spia in cabina elettorale? In tutte le postazioni di voto o solo in alcune accuratamente prescelte?
Una spia che non ha fattezze umana, ovviamente.
Ma di altro tecnologico genere?
 
Il dubbio, di fronte a cotanta categorica dichiarazione, sorge spontaneo.
 
Infine La Russa non capisce che “portare il nome di un noto capo partigiano” (non c’è parentela) è una nota di assoluto valore civile e democratico. Si riferisce ad Arrigo Boldrini, “il comandante Bulow”, figura emerita della Lotta di Liberazione, deceduto nel gennaio del 2008. Prima medaglia d’oro al valore militare della Resistenza, appuntata sul petto, a Ravenna il 4 febbraio del 1945, dal generale Mac Creery, comandante dell’VIII armata anglo-americana. Per tanti anni Presidente onorario dell’ANPI – associazione nazionale partigiani d’Italia -.
E’ palese che a La Russa nel sentire cognomi di partigiani, i vincitori sul nazi-fascismo e portatori della nostra Libertà, viene un profondo “prurito” di dissenso, come in tante occasioni epresso.
 
Kocis (un non iscritto a Rifondazione)

 

Commenti all'articolo

  • Di dosemidiminuita (---.---.---.234) 18 maggio 2009 09:57

    Questa è , purtroppo, la situazione. Mi piacerebbe sapere da quale intercettazione il ministro ha dedotto che la Boldrini vota per "Rifondazione": Quelle che faceva la telecom forse? Il nostro problema è che abbiamo uomini politici ai quali, in paesi seri, non verrebbe affidata nemmeno una bancarella. Bisogna, quindi, soffrire e sperare che un’opposizione più seria e coesa si faccia strada nel nostro paese. Nel frattempo lasciamo che il soggetto in questione continui a giocare con i soldatini.

  • Di (---.---.---.234) 16 marzo 2013 09:43
    MASSACRO DI CODEVIGO A GUERRA FINITA VITTIME TRA LE 114 365
    ARRIBO BOLDRINI L’ Eccidio di Codevigo è stato ampiamente raccontato dal giornalista Gianfranco Stella "1945, Ravennati contro. La Strage di Codevigo". Querelato dal Boldrini, è stato assolto

    I Comandi della 28ª e del "Cremona" non furono mai soggetti a procedimenti penali poiché i fatti si svolsero al di fuori e contro gli ordini da loro emanati e a loro insaputa . Alcune fonti sostengono che all’eccidio avvenuto in varie località in prossimità di Codevigo, parteciparono elementi provenienti dalle formazioni partigiane locali e militari inquadrati nel gruppo di combattimento "Cremona", unità dell’esercito italiano alle dipendenze dell’VIII armata Britannica, sotto il cui comando era anche la 28ª Brigata Garibaldi "Mario Gordini", comandata da Arrigo Boldrini.

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