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La Casa delle donne di Milano consiglia Memoria e futuro

Oggi proponiamo riflessioni molto attuali, inserite nella mappa di documenti e movimenti del testo, a cura di Alfonso Navarra, Laura Tussi, Fabrizio Cracolici Memoria e futuro – La costruzione della Rete per l’Educazione alla Terrestrità, Mimesis 2021; la recente dolorosa scomparsa di Laura Lepetit rende importante un contributo sulla sua autobiografia ricca di spunti, Autobiografia di una femminista distratta, Nottetempo 2016; autobiografia e rilettura dei classici antichi, nel nome della madre, si fondono nel suggestivo testo di Angela Villani Roseparole-Divagazioni letterarie, Schena editore,2021

A cura di Alfonso Navarra, Laura Tussi, Fabrizio Cracolici
Memoria e futuro – La costruzione della Rete per l’Educazione alla Terrestrità
Mimesis 2021

La crisi pandemica ha reso ancora più urgenti le riflessioni e le proposte dei movimenti ecofemministi e pacifisti di tutto il mondo.

In questo libretto appena uscito sono raccolti documenti recenti che promuovono l’utopia di una politica di pace, contributi che illustrano la proposta culturale della terrestrità, connessi col progetto “Memoria e futuro”. Numerosi saggi che propongono la terrestrità stessa come orientamento della filosofia sociale, pedagogia, etica ed economia; nella conclusione sono raccolte le adesioni alla Rete per la Terrestrità, comprese la Lega Obiettori di Coscienza, la Lega per il Disarmo Unilaterale, donne e uomini che coltivano l’ecologia e la proposta di nuovo umanesimo solidale e ambientalista, in comunità coi viventi e anche col non vivente.

Il testo, che si pone come mappa militante e luogo di connessione, sulla base della Carta della Terra fatta propria dall’Unesco fin dal 2000, ripropone i principi che unificano lotte e movimenti in tutto il mondo per la promozione della pace, della salute, dell’equità sociale, per un rinnovato equilibrio tra i viventi e nell’ecosistema: strumenti indispensabili per garantire la sopravvivenza dell’umanità e la convivenza armonica nel pianeta.

Alfonso Navarra, esponente di Disarmisti esigenti, scrive: «La “terrestrità” è un grande contributo del pensiero eco femminista, una sorta di rivoluzione copernicana nell’ambito della cultura: è l’umanità ad appartenere alla madre terra e non viceversa.»

Tra i contributi più significativi, offerti in particolare a ragazze e ragazzi, Laura Tussi propone la strategia educativa della nonviolenza efficace. Partendo dalle idee e pratiche di Danilo Dolci: proprio le giovani generazioni, poco ideologizzate, hanno bisogno di esempi, testimonianze, persone credibili e concrete.
Antonella Nappi osserva che controllare, limitare, autodeterminare le nascite sono esigenze personali delle donne e derivano dalla saggia consapevolezza femminile dei limiti dell’umanità e delle risorse del pianeta: tocca a loro educare la politica.

Antonia Baraldi Sani, già presidente di WILPF Italia (Women’s International League for Peace and Freedom) invita a tenere insieme passato, presente e futuro, superando l’antropomorfismo e la parcellizzazione, lottando per la proibizione delle armi nucleari.
Nadia Scardeoni illustra il Progetto Unesco: la cultura di un nuovo umanesimo deve entrare a pieno titolo in tutta l’innovazione tecnologica e sociale e in tutti i percorsi educativi.

“Il progetto si propone di instillare nel cuore dei piccoli e dei giovanissimi la bellissima pratica ecumenica di ascoltarsi e di rispettarsi, oltre ogni barriera linguistica, culturale e religiosa, e di educare a una visione mondiale di valori e sistemi di credenze che possono emergere nelle comunità scolastiche multiculturali”.

Vittoria Longoni

Questo articolo è stato pubblicato qui

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