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L’escalation del Carosello e il Paese delle Meraviglie

Da una parte un’inesauribile escalation di fatti sempre più gravi, generati e somministrati in rapida sequenza come fossero spot di un Carosello mediatico. Dall’altra l’esistenza di un altro mondo, dove viene data importanza ed energia a idee concrete, in un’ottica di sviluppo sostenibile e responsabile.

Solo un mese fa ci indignavamo per lo scandalo della Protezione Civile e delle Grandi Opere, dopo aver ascoltato increduli che imprenditori senza scrupoli ridevano durante la notte del terremoto all’Aquila assaporando i fiumi di denaro che sarebbero confluiti grazie ai privilegi incrociati con la banda di Bertolaso-Balducci. 
 
Poi per l’incredibile caso Mokbel-Di Girolamo incrociato con Fastweb e Telecom.
Abbiamo ancora trovato il tempo ed energia sufficiente per indignarci dopo l’applicazione strumentale della vecchia "Par Condicio" contro i programmi di approfondimento in Rai, con cui si realizza un vero e proprio coprifuoco delle idee, del confronto, ma soprattutto del dissenso.
 
Intanto qualche giorno fa viene approvata una modifica sostanziale all’Art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, tema sul quale alla sola dichiarazione di intenti per una modifica, otto anni fa, scesero in piazza 3 milioni di persone, mentre oggi è una notiziola da trafiletto in terza pagina!
 
Oggi le piazze sono ancora colme di proteste per combattere una nuova battaglia democratica senza precedenti, contro la forzatura unilaterale di alcune regole elettorali, a beneficio della sola parte maggioritaria, a pochi giorni dal voto.
 
Che fine hanno fatto le altre notizie clamorose che fino a qualche giorno fa erano in primo piano?
 
Svanite nel nulla, schiacciate dal peggio che non ha mai fine.
Cosa succederà domani, per derubricare questa nuova crisi istituzionale e farci gridare con maggiore indignazione qualcos’altro sempre "contro"?
 
In questa interminabile corsa per il giusto, sembriamo un esercito di criceti che corrono sempre più affannosamente sulla loro bella ruota verso qualcosa che non esiste!
 
Questa escalation di fatti, non a caso sempre più gravi, non fa altro che diluire la percezione comune distogliendo l’attenzione non solo su altri fatti altrettanto gravi che passano in sordina, ma sul nostro stesso futuro, in un circolo vizioso che porterà guelfi e ghibellini a dividersi su questioni sterili che tendono solo a dividere, distrarre e abbassare il livello di guardia.
 
La trasmissione di Iacona sull’energie alternative di domenica scorsa è stata un vero e proprio salto in un mondo parallelo, nella prima mezz’ora sembrava di essere come Alice nel Paese delle Meraviglie, in un mondo in cui le forze, le idee, la proposta e il confronto vengono indirizzate in qualcosa di finalmente costruttivo, socialmente utile, conveniente al bene comune.
 
Per poi tornare improvvisamente nella nostra realtà, e rimetterci a correre sulla nostra grande ruota quotidiana.
 

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