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“L’afasia del pensiero”

Il “discorso” divulgato dai media, ogni giorno, “ci fa compagnia” e nello stesso tempo ci “bombarda” di immagini e suoni misti a notizie, modi di intendere la vita, icone pop, mitologie e tanto altro ancora.

Il pensiero unico totalizzante in cui siamo sommersi, annienta la nostra individualità, le nostre inclinazioni e qualità, le nostre specificità.

“L'interiorità” per la società contemporanea è un qualcosa da sopprimere: l'arrivismo sociale e l'omologazione ci rendono sempre più simili ad “automi passivi” che accettano la propria realtà impotenti e convinti che non ci siano alternative al modo in cui viviamo.

Il sistema-società neoliberista che si esprime con la “società dell'immagine” ci vuole inerti e ubbidienti, apatici e indifferenti a qualsiasi stimolo che provenga dalla nostra interiorità. Modelli etici e comportamentali ci uniformano ed annullano la nostra anima, i nostri pensieri, le nostre convinzioni.

In nome dell'equilibrio sociale, si sacrificano le nostre libertà individuali, le nostre aspirazioni, i nostri sogni, le nostre fantasie: a tutte queste cose pensa il sistema-società con i suoi viaggi-sogno preconfezionati, con le innumerevoli cose da comprare in un centro commerciale e magari da regalare, con le molteplici “meraviglie” tecnologiche da comprare e tanto altro ancora.

L' obiettivo della società dell'immagine e del sistema-società neoliberista è portarci a una condizione di “afasia del pensiero”, di “silenzio dell'anima”, così per meglio controllarci ed educarci. Senza propri pensieri, ma con i pensieri della massa, procediamo nelle nostre vite “soddisfatti”, “appagati” e soprattutto con la convinzione di “essere liberi”.

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