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L’Aquila confusa: il giorno dei morti di fame

Dopo un eccellente risotto con zucca gialla e pistilli di zafferano, dopo un gustoso tortino di melanzane alla parmigiana con punte di basilico fresco e scaglie di caciocavallo, dopo uno squisito filetto di vitello, dopo vari formaggi abruzzesi con gelato all’italiana, dopo lingue di gatto e torroncini al cioccolato, finalmente è arrivato il giorno ed il momento di parlare della fame nel mondo: oggi è il giorno dell’ 1,02 miliardi di morti di fame.

Racconterete e ricordete il vostro giorno migliore ai vostri piccoli figli: gli 8 Grandi della Terra, nel luglio del 2009, si sono incontrati, si sono abbracciati, hanno fatto un po’ di casino ed un pò di foto, si sono dati un pò di pacche sulle spalle ed hanno stretto la mano quasi a tutti.

Obama oramai sorride ed è d’accordo con tutti, Gheddafi continua le sue passerelle vestito da abatjour, Sarkozy corruccia la fronte ed elogia come sempre la moglie, la Merkel saluta gli Onnesi feriti, Brown è serio e disinvolto, Berlusconi, per non smentirsi, li guarda e ride.

Ma il siparietto dei big sulle macerie non finisce qui.

Prosegue con il Dottor Ross, alias "JeiAr", per gli amici abruzzesi semplicemente "George", che passeggia pensieroso tra le pietre e i vigili del fuoco: sembra che il cinefilo Walter Veltroni, reduce da una grave crisi di identità politica e democratica, si sia ripreso da poco, e gli abbia appena consigliato l’Aquila come set del prossimo film.

"Tanto per ricordare", poi si dirà in seguito.

Chiude il sipario il giornalista sociale Bruno Vespa, per i concittadini abruzzesi semplicemente "Bruno", che sdrammatizza col premier su giornalisti e politici: "Ci sono farabutti in tutte le categorie", sghignazza il politico. "Mettiamola cosi, mettiamola così", asserisce il secondo.

Ad un certo punto un fuori programma improvviso: rimbalza tra le radio e le tv la notizia della presentazione di Cristiano Ronaldo al Santiago Bernabeu: "Il mio Sogno da Bambino", ricorderà il talentuoso calciatore portoghese, 24 anni, 13 milioni di euro all’anno, 35mila euro al giorno e soprattutto 1500 euro all’ora.
 
Ma ecco che la first più first di tutte, Michelle Obama, per l’occasione più smanicata ma anche un po’ più sobria, in preda ad uno shock amnesico chiede quanti bambini siano morti sotto le macerie.
 
"Oramai sei la Mamma di tutte le Mamme!", urla un bimbo emozionatissimo allargando le braccia e tendendole il più possibile.
 
"Si, ma ora è meglio sognare altro".
 
Mormorò L’Aquila Confusa, poi volando via.

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