• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tempo Libero > Recensioni > “Istantanee. Fotogrammi dell’animo”. La poesia come metodo di analisi sociale (...)

“Istantanee. Fotogrammi dell’animo”. La poesia come metodo di analisi sociale e politica

Presentata a Tricarico, il 26 settembre u.s. presso la Biblioteca Comunale intitolata a “ Rocco Scotellaro” la raccolta di poesie della prof.ssa Masietta Palmisano.

 La presentazione della raccolta di liriche è stata introdotta dal dott. Pietro Enrico Pepe organizzatore dell’evento, coordinata dalla critica letteraria dott.ssa Lorella Bozzato e con le riflessioni critiche del filosofo della politica prof. Antonio Martone dell’Università di Salerno. Le poesie sono state recitate dal raffinato diseur Giuseppe Miseo. Il volume di Masietta Palmisano non è una semplice raccolta di liriche. Ogni poesia è insieme ricordo, passione, crescita, riflessione sul mondo che l’ha circondata nel corso della sua esistenza. La Palmisano nasce a San Michele Salentino in provincia di Brindisi e vive ad Ostuni. Nel 1957 si trasferisce a Tricarico per completare le scuole medie e frequentare l’Istituto Magistrale al Collegio di Santa Chiara ospite del convitto. L’essere ospite del convitto del Collegio di Santa Chiara, attraverso le relazioni che istaura con le studentesse che da esterne frequentavano l’istituto, consentono all’autrice di percepire il clima di quegli anni. Nel 1957 Scotellaro era morto da soli quattro anni, la memoria delle battaglie politiche e culturali che, da giovane sindaco, aveva condotto in difesa dei contadini e dei braccianti era ancora viva. Lei che viene da una famiglia socialista saragattiana è interessata e, nel contempo, affascinata dalla vicenda politica e culturale di Scotellaro. Interesse che da insegnante di lettere trasmetterà ai suoi alunni ai quali farà conoscere l’opera poetica del tricaricese. Le liriche sono “istantanee” che colgono momenti specifici della propria esistenza. Il capitolo II, della raccolta di poesie, dal titolo “ Paesaggi Lucani”, è il ricordo degli anni vissuti a Tricarico. Anni che hanno contribuito alla sua maturazione e all’impegno politico, sociale e culturale che, ancora oggi ormai nonna, ne caratterizza l’esistenza. “ Paesaggi lucani” non è la sola descrizione dei paesaggi, dalla lettura delle liriche si evince l’anima di una Tricarico punto di incontro delle due sponde del Mediterraneo “ Tricarico con le sue torri, Vissi nella normanna sorvolata dal nibbio, accarezzata dai fiori di malva, illuminata di notte dalle lucciole. Mi si preclude di conoscere la torre Saracena, la Rabatana”. Ma Tricarico non è solo le torri e la Rabatanza, è anche Rocco Scotellaro, ossia la presa di coscienza delle “ plebi meridionali” contro lo sfruttamento e i soprusi secolari. Di Scotellaro se ne parla sottovoce nell’Istituto Magistrale. Figura forte, dirompente rispetto ad una società ferma da secoli. Il parlarne sottovoce lo si percepisce leggendo alcuni versi della Palmisano “ Il vicinato ad ascoltare dai bassi i versi del poeta al raglio dell’asino al coccodè delle galline”, ancora in un’altra poesia dedicata espressamente a Scotellaro “ In quella casa poco distante da Santa Chiara la poesia continua ad essere ascoltata. La sua voce ha varcato i confini il mondo ha aperto le porte alla melodia di chi mai dimenticò le sue origini”. I versi di Scotellaro hanno varcato i “confini del mondo” ma, come appare dalla lettura delle singole poesie, non hanno varcato il confine che separa la “plebe” dal “notabilato”. La Masietta Palmisano ricorda come le sue compagne di scuola parlassero di Scotellaro a bassa voce, attente a chi le ascoltasse. Nelle liriche dedicate alla sua esperienza di vita lucana si percepisce un “ dentro” e un “ fuori”. Il “dentro” sono le mura del convitto della quale è ospite che la proteggono dalle vicende locali mettendola nelle condizioni di poter osservare e poi tradurre in versi ciò che la sua sensibilità le consentiva di cogliere attraverso il dialogo, l’interazione con il “ fuori” rappresentato dalle amicizie che intesseva con le compagne di scuola che da esterne frequentavano l’Istituto Magistrale. E’ in questo aspetto che i versi della Masietta Palmisano possono essere letti come metodo di analisi socio – politica della società lucana degli anni 50. Anni nei quali, sull’onda della Resistenza, come prova l’opera di Rocco Scotellaro, le “ plebi meridionali” provavano ad alzare la testa rivendicando uguaglianza e giustizia sociale. Se queste sono le mie “istantanee” circa le liriche della Palmisano altre sono le riflessioni che emergono dalla prefazione al libro curata dalla critica letteraria Lorella Bozzato. Scrive la Bozzato << Dentro la poesia di Masietta Palmisano vi è tutto l’imprestito leopardiano; vi è l’amore per la complessa e raffinata ricerca del colore e della forza musicale della parola, propone dell’ermetismo; l’attenzione per la solitudine di Saba; la formazione alla scuola poetica di Vittorio Bodini. Masietta Palmisano è figlia del Novecento Letterario , filosofico, pittorico che influenza l’intera messe della sua stagione poetica. >> A leggere per intero la raccolta delle liriche della Palmisano si coglie fino in fondo ciò che evidenzia la Bozzato nella sua Prefazione . Le liriche della Palmisano sono da ascrivere a quel mondo fatto di sensazioni, di “istantanee” appunto, che solo quando la poesia è ricerca del senso dell’Esistenza è in grado di cogliere. Le “ Istantanee” della Palmisano hanno offerto il giusto spunto alle riflessioni filosofiche del prof. Martone il quale ha inserito il pensiero di Rocco Scotellaro nel contesto più ampio rappresentato dagli studi di antropologia di De Martino, dall’opera letteraria e insieme politica di Carlo Levi fino a Pasolini. Scotellaro è per Martone l’espressione di quella cultura e di quel pensiero “meridiano” che dato il contesto attuale è da riscoprire per la sua attualità. Le riflessioni di Scotellaro anticipano quelle di Pasolini. Le contraddizioni che Pasolini evidenzia rispetto ad una “ modernità” che ha tradito le sue promesse sono le stesse evidenziate da Scotellaro rispetto al contesto lucano dell’epoca. L’impegno politico e sociale di Scotellaro nasce sull’onda della Resistenza ed è cosa nota che molte delle istanze presenti in quella lotta sono state ampiamente tradite dalle classi dirigenti che si sono riciclate adattandosi al nuovo sistema politico in modo che tutto restasse come prima.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità