• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Iran: sotto attacco politico, economico e militare

Iran: sotto attacco politico, economico e militare

Spari nel parlamento iraniano e alla metro, vicino al mausoleo di khomeyni, tre cellule terroristiche in azione ,12 le vittime. Cresce la tensione nella regione, che non lascia presagire niente di buono, anche per le probabili pesanti reazioni di Theran, nello Yemen e in Siria, contro un’azione bellica non isolata, ma parte di un attacco, che si sviluppa su tre fronti politico, economico e militare.

Sul fronte politico c'è stato l'isolamento del Qatar, su quello economico le pressioni saudite americane sulle imprese che lavorano per gli emirati e per il l'Iran per indurle a rompere le relazioni commerciali con questo Paese, su quello militare, l’attacco terroristico, già rivendicato dall'Isis al parlamento e al mausoleo di khomeini.

E’ un’azione che si colloca a pieno titolo nella strategia saudita, americana, contro il Paese di khomeyni ,che si intreccia con quella di Israele e dell’Isis. Nel gioco politico dell’area del Golfo ,l’alleanza tra l'Iran, la Russia, la Siria, l'Iraq e il movimento libanese Hezbollah non è “provvisoria”, e si contrappone a quella di fatto, operante tra gli usa i Paesi arabi, Israele e l’Isis. In pratica i Paesi arabi e Israele operano insieme per indurre gli USA a sostenere una guerra all’Iran combattuta con il terrorismo jhadista .

Il fatto è che l’Iran fa ombra ai saudit , è una minaccia per Israele e una spina nel fianco dell’ISIS. Fa ombra ai sauditi, che vogliono la leadership nella penisola arabica, per il suo crescente peso politico ed economico dopo l’alleanza con gli USA di Trump. E’ una spina nel fianco dell’ISIS in Libano, con l'appoggio ad Hezbollah radicali nemici della Jhad, in Iraq con il supporto di uomini e mezzi alla lotta della maggioranza sciita di Bagdad e in Siria sostenendo il regime di Assad. E’ un pericolo per Israele, non solo per l'appoggio a Hezbollah, ma anche perché è una minaccia diretta alla sua supremazia nell’area. Questo lo scenario nell’area del golfo.

Ma questo scenario capovolge le carte sul tavolo, segna la rottura del Consiglio del Golfo, impone al Qatar, ma anche al Quwait e ad Oman, di scegliere se entrare nell’alleanza sciita o subire le prepotenze dell’Arabia saudita.

Impone all’Europa, all'Europa e non a gli USA che hanno fatto la loro scelta, di rivedere la sua politica, di scegliere tra Teheran di Ruani, che fa le elezioni e combatte i terroristi e le monarchie dittatoriali del Golfo, inaffidabili e sostenitrici dell’ISIS, tra gli affari con l’Iran, il Qatar e quelli con i sauditi. Impone agli USA di lasciare con i suoi aerei il Qatar,e di legarsi mani e piedi agli emirati arabi. Impone all’ISIS una guerra che non è più contro Paesi divisi e deboli, ma contro forti alleanze,quelle sciite guidate dall’Iran, quelle sunnite guidate dall’Arabia saudita.  

 

 

 

 

 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità