Internet ci fa diventare pazzi?

Internet ci fa diventare pazzi? Questa è la domanda che si pone Tommaso Caldarelli in un articolo pubblicato su Giornalettismo. Infatti sono stati realizzati i primi studi scientifici in base ai quali si sostiene che un uso eccessivo di internet può determinare conseguenze fortemente negative sul piano psicologico, fino ad arrivare al manifestarsi di vere e proprie patologie.
Ecco cosa scrive, tra l’altro, Caldarelli:
“La domanda, scrive il Daily Beast, sta in piedi: Internet ci sta facendo diventare pazzi o ammalati?
‘Stanno emergendo i primi studi scientifici, pubblicati su riviste, peer-rewieved’, scrive la rivista online.
‘L’attuale Internet – portatile, social, accelerata, invadente – starebbe rendendoci tutti più stupidi, più soli, più depressi e ansiosi, tendenti a disordini ossessivo-compulsivi e dell’attenzione, addirittura psicotici.
Le nostre menti digitalizzate riescono a sembrare quelle dei dipendenti dalla droga, e le persone normali stanno sempre peggio’, scrive il Beast.
Le tecnologie portatili avanzano, ognuno di noi manda una quantità di Sms mai vista e ‘l’iPhone, quando Barack Obama è stato eletto, doveva ancora essere lanciato sul mercato: oggi ce l’hanno tutti, e tutti gli americani hanno uno smartphone’.
E’ in effetti Internet a farci impazzire? “Peter Whybrow, direttore dell’istituto di Neuroscienze e del comportamento umano all’Ucla, sostiene che il computer sia come ‘Cocaina elettronica’, spingendo verso cicli di pazzia seguiti da periodi di depressione.
La rete ‘conduce a comportamenti che le persone sanno non essere nel loro interesse, che li rende ansiosi e li costringe ad agire in maniera compulsiva’.
Ancora: ‘Ciba le nostre ossessioni, dipendenze, e reazioni di stress’, aggiunge uno psicologo californiano particolarmente esperto. ‘Incoraggia e promuove l’insanità mentale’, spiega…”.
Io non sono uno studioso delle problematiche esaminate nell’articolo. E non sono in grado di analizzare scientificamente gli effetti di natura psicologica provocati da un uso eccessivo di internet. Quindi le mie considerazioni sono le considerazioni di un utente della Rete come molti altri.
Innanzitutto mi sembra che quegli studi possano essere validi soprattutto se si esamina la situazione degli Stati Uniti, nel senso che in quel Paese la diffusione di internet è decisamente molto più ampia rispetto a quanto si verifica in Italia. Nel nostro Paese la Rete è diventata sì sempre più importante, l’utilizzo dei computer e di altri strumenti che consentono la connessione ad internet sta crescendo progressivamente e in modo continuativo, ma per vari motivi, di natura culturale e di natura tecnologica soprattutto, l’importanza della Rete è inferiore, e non di poco, rispetto alla situazione che contraddistingue altre nazioni, prima fra tutte gli Stati Uniti. Quindi, per quanto concerne l’Italia, i pericoli causati da un uso eccessivo di internet, ritengo, siano decisamente inferiori.
Sono comunque maggiori soprattutto per determinate fasce di età, gli adolescenti in primo luogo e i giovani in generale. Comunque anche per quanto riguarda Paesi come gli Stati Uniti io credo che gli allarmismi derivanti dagli studi scientifici citati siano eccessivi, o meglio possono essere giustificati, almeno per ora, solo quando si fa un uso particolarmente consistente di internet, quasi compulsivo.
In conclusione, certo è necessaria molta attenzione rispetto alle possibili conseguenze negative derivanti da un uso eccessivo della Rete, ma altrettanta attenzione vi deve essere per non creare allarmismi ingiustificati, quanto meno nel nostro Paese, in considerazione anche del fatto che i benefici provocati dall’utilizzo di internet mi sembrano, per il momento, anche negli Stati Uniti, decisamente superiori rispetto ai danni che possono essere causati dalla Rete.
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