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Intellettuali, arte e resistenza

Il progetto “I Cantieri del pensiero libero”: quando l’arte si coniuga con la resistenza

Sul finire di agosto, un gruppo di scrittori, poeti e artisti appassionati che si scoprono animati dagli stessi principi, si trova quasi casualmente a dibattere sull’eredità di Pasolini e sulle considerazioni profetiche del grande intellettuale sulla società dei consumi nonché sulla funzione della letteratura e dell’arte in genere. Visto il complesso scenario storico-sociale che ci sta investendo con il carico di urgenze e di quesiti etici e politici, si scambiano riflessioni sulla necessità di dare vitalità al pensiero, di prender atto dello scadimento linguistico e culturale dei nostri tempi e di non rimanere inermi. Incoraggiati dalla eminente figura del ‘900, così moderna e così vicina alle realtà sociali più trascurate, il gruppo sviluppa un vero progetto culturale, unendo le competenze, le passioni e i talenti di tutti, per dare vita a una vera e propria forma di resistenza alla omologazione e all’appiattimento culturale imperanti. “I Cantieri del Pensiero Libero” nasce dalla volontà di favorire aggregazione e scambio dialettico, di stimolare la memoria e la curiosità, la capacità critica di leggere la realtà per nutrire conoscenza e coltivare una umanità aperta, tollerante. Gli artisti e gli intellettuali che se ne sono fatti promotori, si riconoscono nei capisaldi della Costituzione Italiana quali l'impostazione antifascista, la libertà di stampa, di pensiero e di parola, la tutela dei diritti umani. Elaborano e sottoscrivono un Manifesto in cui delineano l’identità del gruppo e il campo di attività. Nel documento si legge che i Cantieri nascono spontaneamente come iniziativa per scopi culturali, svincolata da qualsiasi espressione partitica, per opera di un gruppo di scrittori, poeti e artisti indipendenti che si riconoscono:

a) nell’indiscussa adesione ai valori della Repubblica;

b) nell'impostazione antifascista della “Costituzione Italiana” (Disposizione XII transitoria e finale);

c) nei principi anti-autoritari e democratici;

 d) nelle pari dignità sociali di tutti i cittadini, senza distinzione di lingua, di sesso, di razza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali o sociali (Art. 3).

La presentazione del progetto avrà luogo il prossimo 8 dicembre a L’Aquila, presso la Comunità 24 luglio, Via Beato Vincenzo 1, alle ore 17:00.

La scelta di far riferimento alla città abruzzese, colpita nove anni fa dal terremoto, si basa su una serie di motivazioni condivise dal gruppo, espressamente enunciate nel Manifesto, che la rendono simbolo di tenacia, ricostruzione, dignità e senso civico. I Cantieri intendono così essere presenti ed esprimere responsabilità nei confronti di una collettività operosa e profondamente ferita, per la quale la cultura potrebbe rappresentare un prezioso elemento catalizzatore per favorire aggregazione.

Successivamente si prevede il coinvolgimento di altre realtà della provincia di Roma (come Ciampino, Ladispoli, etc) e sul territorio nazionale.

 

Il Manifesto sintetizza precisamente gli intenti e gli obiettivi del gruppo, in conformità ad alcuni principi sostanziali. Si tratta dei valori e dei diritti basilari dell’essere umano che, ad esempio, si possono enucleare nei principi della libertà (in ogni sua manifestazione), della democrazia e della partecipazione attiva alla vita politico-sociale nel contesto di appartenenza. Fondamento del progetto è la tutela dei principi di cui all’articolo 21 della Costituzione, dedicato alla libertà di stampa che ha assunto, per antonomasia, il significato di libertà di espressione e d’informazione. Il progetto ripudia ogni atteggiamento antidemocratico, antisociale, antipolitico, di autoritarismo e d’intolleranza.

I firmatari del progetto, oltre a sposare i principi descritti, condividono la funzione dell’arte in generale e di ogni forma di letteratura in particolare, quale strumento volto a incidere positivamente sulla realtà, facendosi così portavoce delle istanze etiche, esistenziali e morali delle persone e delle minoranze presenti nella nostra società anche sollecitando l’espressione diretta di coloro ai quali è precluso manifestare le proprie istanze, la propria realtà e il proprio disagio. In occasione della presentazione del progetto, l’8 novembre, il megafono rosso de I Cantieri passerà alle poesie di un ragazzo diversamente abile.

 

I Principi generali del progetto de “I Cantieri del pensiero libero” s’ispirano alla “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani” per il riconoscimento delle pari dignità a tutti gli individui e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, quale fondamento della libertà, della giustizia e della pace. I Cantieri perseguono lo sviluppo della solidarietà sociale, umana e civile, stigmatizzando ogni forma di censura, di discriminazione e pregiudizio. Il progetto scaturisce dalla sensibilità e dalla risolutezza dei firmatari a voler aprire un dibattito costante e costruttivo sulle questioni sociali e a sollecitare una resistenza dinamica alle ingiustizie, affinché si possa convertire l’indignazione che ne consegue in forza motrice del cambiamento.

L’arte e la cultura strumenti di ethos

Gli artisti de I Cantieri s’impegnano a intervenire con gli strumenti che le forme poliedriche dell’arte e della letteratura possono loro consentire, per leggere in ogni istante il presente e lottare per migliorarlo. Per I Cantieri l’arte è una risorsa al servizio della società che, per esprimersi al massimo, comporta necessariamente un’immersione nella realtà da parte di chi la veicola. Non si tratta semplicemente di creare arte per intrattenere o per condurre speculazioni filosofiche. L’arte non deve essere un subdolo strumento di manipolazione delle coscienze impiegato dal sistema dominante per la conservazione dello status quo, né un modello imposto dall’industria culturale della società orientata solo al profitto. Solo rispettando tale principio, si restituisce all’arte la funzione di denuncia e di propulsore d’ideali, creando e consolidando nuove identità e comunità.

L’artista è chiamato a dichiarare il suo impegno civile in un contesto sociale caratterizzato da una comunicazione sempre più effimera e frammentata, dalla perdita di continuità con le ideologie, dalla rappresentazione dei drammi umani in chiave retorica e spettacolare che finisce per disperdere nel vuoto anche le questioni essenziali e le esperienze più laceranti. Di fronte alla normalizzazione della violenza e al recente acuirsi della brutalità, di atteggiamenti sempre più manichei e al proliferare di episodi xenofobi e razzisti, la produzione artistica può rappresentare un ancoraggio rispetto al bisogno di recuperare umanità e sensibilità, sia dal punto di vista estetico e che etico. La concezione che il gruppo condivide di arte coincide con quella di un megafono virtuale delle problematiche reali del mondo, capace di decodificare le azioni più oscure dell’uomo e di sviluppare una responsabilità critica scevra da connotazioni moralistiche e pedagogiche.

La funzione dell’artista

Sulla base delle premesse appena esposte, il ruolo dell’intellettuale considerato il presente contesto storico, è quello di veicolare una forza critica e innovativa, di trasformazione, propositiva e proattiva al cambiamento, in grado di assicurare la tutela dei diritti di tutti i componenti la società e di ogni espressione del libero pensiero. L’intellettuale, secondo “I Cantieri del pensiero libero”, risponde all’interesse pubblico e, come suggeriva Brecht, persegue tale funzione soprattutto nei periodi di crisi, quando è tenuto principalmente a mettere in campo la propria creatività al servizio dell’uomo, per migliorarne la capacità di analisi, rappresentando la realtà in modo tale da offrire al popolo gli strumenti adeguati a modificarla: ‘Cosa faremo nel tempo oscuro?... Scriveremo sopra il tempo oscuro’.

L’impoverimento del confronto politico e culturale che si sta respirando nel Paese, il consolidarsi di posizioni manichee, e una pervasiva comunicazione politica sempre più fondata sul cinismo e sull’assenza di dialettica costruttiva in ogni contesto della vita pubblica (sia esso nella realtà che nei social), impone responsabilità e la profusione dell’impegno a rifiutare categoricamente ogni sorta di irresponsabilità, come già la concezione sartriana sulla figura dell’intellettuale ha illustrato. L’obiettivo prioritario è riconoscere e adoperarsi a superare quello che Marcuse aveva definito ‘l’uomo a una dimensione’, ossia l’uomo che ha perso le capacità critiche ed è stato completamente ‘assorbito dalle esigenze di autoperpetuarsi del sistema di potere vigente’. L’arte, in ogni sua espressione, deve recuperare la capacità di poter trascendere il mondo della realtà e uscire dal mero rispecchiamento dei fatti, dall’intento sensazionalistico e edonistico. Solo in questo modo, qualsiasi sistema cessa di essere incontrovertibile e di considerato ineluttabile o come un inevitabile destino poiché, come sosteneva Marcuse, si può trasformare: ‘se è emerso storicamente, può anche essere storicamente superato’.

Gli scrittori, i poeti e gli artisti de “I Cantieri del pensiero libero” si definiscono intellettuali dal basso, in netta contrapposizione con certi intellettuali dall’alto, che sembrano rivolgersi solo a una ristretta élite, si esprimono in modo cattedratico, astratto quando non tautologico del senso della storia e sono percepiti come sradicati dalla realtà contingente. Rispetto a tale tipologia d’intellettuali, troppo spesso invischiati nelle dinamiche di potere, il sociologo Alain Touraine ammonisce: ‘A coloro che hanno servito i tiranni si deve domandare di tacere e agli altri di difendere meglio la libertà contro il potere, l’autenticità delle domande personali e collettive, contro la buona coscienza dei benestanti.

Attività culturali

I Cantieri progettano di realizzare iniziative che possano promuovere la cultura, in varie forme, mettendo a disposizione i propri talenti e passioni, dalle tavole rotonde, ai reading letterari, dagli incontri su temi di interesse, all’esposizioni di opere d’arte, dai dibattiti, a presentazioni di libri, e quant’altro. Il progetto prevede, altresì, l’elaborazione di pubblicazioni periodiche relative ai contributi di coloro che aderiscono al progetto. Sulla pagina Facebook “I Cantieri del pensiero libero” sono proposti spunti di riflessione, lavori degli artisti sono divulgate tutte le iniziative e gli eventi in programma.

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