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Insolita cena con pizza e dolci a base di farina di semi di canapa

Organizzato dal Dott. Giuseppe Nicosia, alla pizzeria Cabana di Caltanissetta, la sera del 30 ottobre scorso s’è svolto ciò che in Sicilia può essere considerato un vero e proprio evento: cena con pizza e dolci a base di farina di semi di canapa. All’organizzazione dell’evento ha collaborato Sicilcana, la quale commercializza appunto i derivati alimentari della pianta (semi, farina ed olio).

Nel normale impasto per la pizza si aggiunge farina di semi di canapa pari al 10% del totale. Il risultato è un impasto di colore più scuro, essendo la farina di colore verde, e la pizza così presentata sui tavoli appare come un alimento realizzato con farina integrale, per il colore insolitamente più scuro della normale pizza. I condimenti poi sono esattamente quelli classici, in base al tipo di pizza che si sceglie. Assicuro che il sapore è molto buono. Efficacemente e gentilmente serviti dal personale del grazioso locale nisseno, la serata trascorre tranquilla, come una normale serata in pizzeria tra amici, con patatine, bibite varie e naturalmente pizza, bruschette e dolci di farina di semi di canapa.

Ovviamente l’alimento non produce nessuno degli effetti “sballanti” della canapa, poiché è solo l’infiorescenza della canapa a contenere i cannabinoidi attivi, cioè il principio attivo THC. Dunque serata tranquilla, adatta a tutte le età e le fasce sociali.

Ecco che cosa ci racconta il Dott. Nicosia, Educatore Alimentare ed esperto conoscitore della pianta di canapa e di tutti i suoi derivati, curatore anche della rubrica “Cannabis Terapeutica” sulla rivista “Dolce Vita”:

“In altre pizzerie in Sicilia, nella zona del ragusano, già era stata presentata questa sana prelibatezza, ma non era ancora stato organizzato alcun evento. All’inizio non è stato semplice far accettare alle persone l’idea di mangiare una pizza preparata con l’aggiunta di farina di semi di canapa. Il limite principale, solitamente riscontrato proponendo questi alimenti, è quello di associare mentalmente questa pianta al suo derivato più noto, ossia la cannabis, e quindi di farla rifiutare come cibo. Della canapa invece sono innumerevoli gli usi che si possono fare, a partire proprio da quello alimentare. Nessun alimento vegetale può essere paragonato ai semi di canapa per quanto riguarda il valore nutritivo. Le proteine contenute nei semi di canapa forniscono al corpo umano tutti gli amminoacidi essenziali necessari per una buona salute e la loro composizione corrisponde esattamente a quello di cui il corpo ha bisogno per produrre il plasma sanguigno, l’albumina e la globulina, elementi essenziali che rivestono un ruolo importante nel sistema immunitario. Dal seme di canapa, per semplice spremitura a freddo, si ricava un olio ricco degli acidi grassi essenziali polinsaturi Omega 3 e Omega 6 nella proporzione migliore per essere assimilati dal metabolismo umano. Ottenuto l’olio, ciò che rimane del seme è una farina che, in aggiunta all’impasto di preparazione di qualsiasi alimento, lo rende più digeribile per l’apporto di fibra e più nutriente perché ricca di acidi grassi essenziali, sali minerali (calcio, ferro, magnesio e potassio) e vitamine. Un uso regolare dei derivati alimentari della canapa aiuta a combattere e a prevenire psoriasi, eczema atopico, herpes, dermatiti, lupus, acne, artrosi, artrite, malfibricistica al seno, cisti ovariche, disturbi del ciclo, asma, rinite, faringite, tracheite, otite, sinusite, allergie respiratorie, malattie degenerative del sistema immunitario, abbassa i livelli ematici di colesterolo non HDL, abbassa i livelli ematici dei trigliceridi, produce un’azione cardioprotettiva. Provati scientificamente tutti questi effetti benefici, è logico pensare di inserire questi alimenti nel cibo che consumiamo regolarmente, e perché non cominciare dalla squisita pizza? Alimento che, se preparato con aggiunta di farina di semi di canapa, potrà esser mangiata a cuor più leggero anche da chi è a dieta.

L’evento ha permesso a quasi 200 persone di assaporare questa novità, accompagnata inoltre da bruschette di pane anch’esso impastato con aggiunta di farina di semi di canapa e condite con salse a base di canapa. Persino il dolce è stato preparato con questo prezioso ingrediente. Per l’evento sono inoltre stati preparati degli appositi menù contenenti alla fine i consigli per l’utilizzo dei derivati alimentari della canapa e alcune curiosità che vi riportiamo di seguito: Dalla pianta di Canapa si ricavano: Materiale Edile (mattoni, intonaci, coibentanti, vernici) – Materiale Tessile – Foraggio per gli animali – Combustibile (Etanolo di canapa – Biodiesel) – Medicine (Bedrocan) – Cosmetici e Saponi – Carta (1 ettaro di canapa, in un anno, produce la stesa cellulosa data da 4 ettari di foresta in 20-30 anni) – Materiale sostitutivo della plastica totalmente biodegradabile. Con la crisi economica che sta attraversando il nostro paese, la coltivazione della canapa e la produzione di derivati, rappresenta una grossa possibilità per far rinascere la nostra agricoltura, che potrebbe essere da subito accompagnata da redditizie attività di trasformazione della canapa. Ricordiamo inoltre che l’uso dei derivati della canapa nell’edilizia, nella creazione di plastica, ecc. sono indispensabili per uno sviluppo eco-sostenibile”.

Soddisfatti del cibo e della piacevole serata, salutiamo e ringraziamo il Dott. Nicosia, chiediamo il conto all’efficiente personale del Cabana e ci avviamo verso casa che è già mezzanotte passata.

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