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Indagato per “giustificazione del terrorismo” il noto scrittore russo Boris Akunin

Grigori Chkhartishvili, il grande scrittore russo di origine georgiana noto col nome d’arte di Boris Akunin, è sotto inchiesta dal 18 dicembre per “diffusione di notizie false contro le forze armate russe” e “giustificazione del terrorismo”. Il motivo? Aver preso posizione contro la guerra di Putin all’Ucraina.

Nel giro di poche ore dall’avvio dell’inchiesta, Akunin è diventato un reietto. Le principali librerie di Mosca hanno rimosso i suoi libri dagli scaffali e le grandi piattaforme di vendita online come Wildberries e Litres hanno tolto i suoi titoli dai cataloghi. Ancora a Mosca, il teatro Gubernsky ha annullato le repliche de “Le avventure di Fandorin”, una rappresentazione delle racconti di avventura di Akunin.

Il 19 dicembre agenti della polizia russa hanno fatto irruzione nei locali della casa editrice Zakharov, che detiene i diritti di molti dei libri di Akunin, confiscando tutte le copie delle sue opere.

Akunin risiede nel Regno Unito dal 2014. Difficile che possa rientrarci, qualora vorrà: oltre all’inchiesta in corso, l’agenzia federale antiriciclaggio Rosfinmonitoring lo ha aggiunto all’elenco dei “terroristi ed estremisti”.

(Foto da Wikimedia Commons)

Questo articolo è stato pubblicato qui

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