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Incontro tra Italia ed Egitto, ma niente verità per Giulio o accordi giudiziari

Nei canali istituzionali italiani non c'è traccia della telefonata che c'è stata tra il ministero degli affari esteri della dittatura egiziana e quello italiano.

 Nei siti istituzionali egiziani si legge che il ministro degli Esteri Sameh Shoukry ha discusso, durante una telefonata mercoledì 19/8/2020 con il suo omologo italiano Luigi Di Maio, dei legami bilaterali e di una serie di questioni regionali di reciproco interesse, compresa la situazione in Libia. Il portavoce del ministero degli Esteri Ahmed Hafez ha detto che sia il ministero egiziano che quello italiano hanno anche toccato la situazione in Palestina.Shoukri e Di Maio hanno affrontato i preparativi per un imminente incontro bilaterale per sondare i mezzi per raggiungere la staticità regionale e per elaborare soluzioni politiche applicabili ai problemi regionali, ha aggiunto il portavoce.
 
Della verità per Giulio, degli accordi di cooperazione giudiziaria, non c'è traccia nelle comunicazioni ufficiali egiziane, da parte di quella italiana, invece, il silenzio assoluto. Tutto ciò segue la notizia che ha annunciato l'incontro tra la delegazione di alcune delle principali aziende italiane e l'Egitto. Incontro che punterà a rafforzare la cooperazione tra il Cairo e Roma nei settori della pelle, del marmo, della filatura e della tessitura, così ha detto Gamea, il ministro del commercio, in un comunicato diffuso venerdì dal Ministero del Commercio e dell'Industria egiziano ha osservato che il volume degli scambi commerciali tra Egitto e Italia ha registrato $ 1,827 miliardi durante la prima metà del 2020, inclusi $ 636 milioni di esportazioni egiziane e $ 1,191 miliardi di importazioni dall'Italia. L'ambasciatore italiano Cantini, intanto, ha affermato la forza dei legami Cairo-Roma, definendoli “storici” soprattutto in campo economico. Ha aggiunto che l'Italia è il primo partner commerciale dell'Egitto in Europa e il quinto nel mondo.

Non ne avevamo dubbi. Abbiamo ben capito da tempo quale sia la reale direzione intrapresa dalla nave italiana. Non è quella della verità processuale per Giulio. La rotta, da quando è stato rinviato l'ambasciatore, non è più quella. In tutto ciò non deve sfuggire che l'Egitto, forse per fare pressione all'Italia per l'acquisto delle fregate, sta trattando con la Germania. Non a caso il presidente egiziano Abdel-Fattah El-Sisi ha discusso della cooperazione con Peter Lürssen, amministratore delegato della società di costruzioni navali tedesca Lürssen, su navi, fregate e cacciatorpediniere che possono interessare all'Egitto. Quindi non stupiamoci se in vista di quel bilaterale si perfezionerà la vendita delle fregate italiane alla dittatura egiziana, che è un punto di riferimento fondamentale per l'Italia per la MedEst, la nuova rotta del gas, che contrasta la Turchia alleata della Russia.

mb

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