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In forte diminuzione le operazioni antidroga

Nel 2014 le operazioni antidroga sono state 19.449, con una diminuzione dell’11,3% rispetto all’anno precedente. Anche nei primi nove mesi del 2015 si è verificata un’ulteriore riduzione di tali operazioni rispetto allo stesso periodo del 2014.

La fonte di questi dati è la Dcsa, la direzione centrale per i servizi antidroga. I dati in questione sono contenuti in un articolo di Piero Innocenti, pubblicato su www.narcomafie.it. Innocenti, inoltre, rileva che negli ultimi anni la media delle operazioni antidroga si era mantenuta intorno alle 22.000 unità annue, con il numero più elevato, 23.349, registratosi nel 2009 e quello più basso verificatosi appunto nel 2014.

Innocenti individua alcune delle possibili cause di tale riduzione delle operazioni antidroga: minore attenzione investigativa in alcune aree e/o a dirottamento (temporaneo) di risorse umane di polizia e carabinieri verso altri settori operativi ritenuti prioritari (controllo dell’immigrazione irregolare, grandi eventi nazionali, contrasto alla criminalità predatoria).

Peraltro Innocenti formula solamente delle ipotesi relativamente alle cause, appena esposte, del fenomeno di cui ci si occupa in questo post. Non afferma con certezza che, a suo giudizio, siano proprio quelle le vere cause. Io posso aggiungere che, una possibile causa potrebbe anche essere la diminuzione delle risorse umane e finanziarie a disposizione delle forze di polizia, diminuzione più volte evidenziata con preoccupazione dai rappresentanti, sindacali e non, delle stesse forze di polizia.

Comunque, al di là delle cause che hanno determinato e determinano la riduzione delle operazioni antidroga, non c’è alcun dubbio che tale riduzione debba essere valutata in modo fortemente negativo. E non ci può consolare con altri dati resi pubblici dallo stesso Innocenzi, secondo il quale nelle due città italiane più importanti, Roma e Milano, sono stati sequestrati, nel 2014, ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.

A Roma forze di polizia e dogane hanno sequestrato 5.766,41 kg. di stupefacenti, di cui oltre 300 kg. di cocaina, 30 kg. di eroina, 1.200 di hashish, 3.900 di marijuana, 1,11 kg. di droghe sintetiche, 739 pasticche di ecstasy, 323 kg. di altre droghe, denunciando alla magistratura 2.602 persone (di cui 1.250 stranieri, 197 donne e 62 minorenni).

A Milano sono stati sequestrati 230,10 kg. di eroina e circa 2,7 tonnellate di hashish, che sono parte dei 3.646,75 kg. complessivamente intercettati (anche 136 kg. di cocaina, 603 kg. di marijuana, 219 pasticche di amfetamine, 1,19 kg. di sintetiche).

Si potrebbe legittimamente sostenere, infatti, che i quantitativi di sostanze stupefacenti sequestrate sarebbero potuti essere ben maggiori se fosse aumentato e non diminuito il numero delle operazioni antidroga. Pertanto non posso che auspicare che la tendenza alla riduzione del numero delle operazioni antidroga si interrompa e che, anzi, si verifichi un aumento, quanto prima. Certo, gli interventi da realizzare per contrastare il fenomeno della diffusione delle sostanze stupefacenti sono, necessariamente, diversi.

Non si può fare affidamento esclusivamente sulle attività repressive. Può risultare utile anche la legalizzazione, quanto meno di alcune sostanze stupefacenti. Si deve attuare una consistente azione di prevenzione, tendente a ridurre la domanda di tale sostanze, il loro consumo. Ma non si può fare a meno di un’efficace attività repressiva.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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