• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Il ritorno della natura e del tempo nelle nostre vite

Il ritorno della natura e del tempo nelle nostre vite

In questi giorni, la natura ha avuto l'occasione di riprendersi un certo spazio grazie alla presenza più limitata dell'uomo su questo pianeta.


Il cielo è sempre più blu - come diceva il ritornello di un celebre brano - e in tante zone si riesce finalmente a vedere il sole, la luna e le stelle in tutta la loro magnificenza. Specie nelle città in cui una cappa di smog era solita impedire la visione di quella straordinaria immensità che è il cielo.
Anche l'aurora, l'alba, il tramonto e la rugiada acquisiscono ogni giorno più colore e l'orizzonte ci riappare in una nuova veste più elegante e piacevole all'occhio.

Animali come cigni, delfini, anatre e altri si riaffacciano lungo i corsi d'acqua fino ad addentrarsi perfino nei centri abitati. E ruscelli, canali, fiumi ritrovano la loro limpidezza dopo anni e anni in cui non vi si vedevano più manco i pesci. Con l'arrivo imminente della primavera le nostre narici riscoprono piano piano l'ebrezza delle tantissime fragranze che essa offre e che per troppo tempo non sentivamo più perché i gas di scarico opprimevano qualsiasi altro tipo di odore.

Anche i rumori nel silenzio dei motori ritornano ad affacciarsi e a riaffinare il nostro udito.
Torniamo a cantare, a suonare, a riscoprire le voci di chi ci sta accanto magari in modo più originali e mai provati prima. E la musica anziché essere un prodotto commerciale da visionare sullo smartphone diventa elemento di aggregazione e di gioia.

Alcuni dicono che il tempo si è fermato mentre io penso che invece sia tornato a presentarsi in funzione dei ritmi della natura di cui comunque facciamo parte. Un tempo da assaporare maggiormente, con la lentezza, le cadenze naturali del giorno e la scoperta del nostro essere in una dimensione profondamente diversa da quella dell'uomo-consumatore.

Questa è l'occasione in cui possiamo goderci il tempo come elemento fondamentale della nostra vita e non come uno spazio da riempire sempre e comunque con una qualsiasi attività.


Scopriamo l'ozio, il dialogo con noi stessi e con chi ci sta accanto e facciamo le cose con calma, senza fretta, tanto non ci corre dietro nessuno.

Questo è vivere davvero e gran parte di noi si trova a disagio perché non ha mai conosciuto questa grande esperienza che è la vita in funzione di ciò che siamo e non di ciò che abbiamo o che potremo avere. Non so quanto ci insegnerà questa pandemia attualmente in corso. Forse la maggior parte di noi, una volta superata questa esperienza tornerà a correre anche più di prima.
Ma forse diversi di noi cominceranno invece a camminare lentamente, a fermarsi di tanto e a prendersi gli spazi che questa vita offre ogni giorno.
Per riprendere in mano la nostra vita e il nostro tempo,
Né più, né meno!

 

Yvan Rettore

Foto di JuergenPM da Pixabay 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità