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Il risparmio diminuisce e il debito aumenta

Negli ultimi 5 anni l’indebitamento delle famiglie è cresciuto di oltre il 50%. Lo sostiene l’Adusbef, elaborando dati forniti dalla Banca d’Italia. Più precisamente i debiti complessivi delle famiglie sono passati da 595,6 a 923,3 miliardi di euro, con un aumento pari al 55%.

La crescita ha interessato soprattutto i debiti a medio e lungo termine, da 425,6 a 643,4 miliardi di euro. Ed è diventato più difficile, a seguito della crisi, rispettare le scadenze delle rate. L’Adusbef ha infatti sottolineato come dal 2006 al 2010 sia notevolmente aumentato il numero delle famiglie in difficoltà nell'onorare i propri impegni: le sofferenze sono salite del 46,9%. Molto rilevante anche la riduzione dei risparmi che tra il 2002 e il 2010 è stata pari al 67,75%. Nell´ultimo anno è addirittura sceso del 26,6%.

Per il presidente Adusbef, Elio Lannutti, e il segretario dell´associazione, Mauro Novelli “il risparmio privato declina velocemente al perdurare della crisi finanziaria internazionale e un numero sempre maggiore di famiglie in difficoltà vede chiudersi il canale bancario e deve far ricorso alle finanziarie, a tassi crescenti”. Sulla stessa lunghezza d'onda anche i dati presentati dall'ufficio studi di Confcommercio: negli ultimi 20 anni il risparmio complessivo si è ridotto di circa 20 miliardi. Se nel 1990 ogni 100 euro di reddito ne generavano 23 di risparmio, lo scorso anno la soglia è scesa sotto i 10 euro.

In termini reali, quindi, il risparmio annuo pro capite è calato del 60%: da 4.000 a 1.700 euro. Una tendenza negativa e preoccupante nel lungo periodo, ma – almeno per il momento - il confronto con gli altri Paesi vede l´Italia in una posizione di vantaggio. Nello studio Adusbef si sottolinea come “pur cresciuti i nostri debiti privati del 2010 superano appena il 60% del reddito disponibile”. Per le famiglie francesi si avvicina all´80%, in Germania sale al 90% e in Spagna al 110%.

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