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Il riciclaggio è il 10% del Pil

In un intervento pronunciato presso la scuola superiore dell’economia e delle finanze, dal titolo “La prevenzione del riciclaggio nel settore finanziario, il ruolo della Banca d’Italia”, il Vice Direttore Generale della Banca d’Italia, Anna Maria Tarantola, ha analizzato il fenomeno del riciclaggio in Italia e ha, tra l’altro, rilevato che ormai esso rappresenta il 10% del Pil.

Tarantola ha dichiarato fra l’altro: “Agli enormi profitti delle attività criminali fa quindi riscontro un'altrettanto imponente attività di riciclaggio: a livello mondiale il FMI (Fondo Monetario Internazionale) ha stimato che il riciclaggio assommi a circa il 5% del PIL; le stime domestiche sono ancora più pessimistiche (ma vista l’incidenza in Italia di alcune ‘multinazionali’ del crimine, non poteva, forse, essere altrimenti) e indicano dimensioni mediamente superiori al 10% del PIL e crescenti in funzione dell’apertura internazionale dei mercati e del ricorrere delle crisi economiche”.

Ha poi aggiunto “Questa è la ragione per la quale la lotta al riciclaggio assume una particolare valenza in un Paese come il nostro che paga un pesante tributo, anche in termini di mancato sviluppo economico, alla prepotente presenza della criminalità organizzata: alcuni studi della Banca d’Italia hanno evidenziato che nelle aree a forte presenza criminale la crescita economica risulta compressa, le imprese pagano più caro il credito, gli investimenti sono disincentivati; come ha recentemente sottolineato il Governatore, ‘in quelle aree è più rovinosa la distruzione di capitale sociale dovuta all’inquinamento della politica locale’”. Ha inoltre sottolineato “Il riciclaggio, almeno nelle sue forme più rilevanti e insidiose, tende sempre più a svolgersi in un contesto internazionale, privilegiando i paesi che - per negligenza o per calcolo economico - presentano normative meno rigorose in tema di identificazione della clientela e dei comportamenti sospetti. La prospettiva nazionale risulta dunque angusta per una efficace politica di prevenzione e contrasto del riciclaggio. Per questa ragione, si è ormai da tempo consolidato il convincimento circa la necessità di un’azione condivisa a livello internazionale volta ad assicurare uniformi livelli di attenzione al fenomeno del riciclaggio, regole condivise ed omogenee che limitino le possibilità di arbitraggio tra ordinamenti”.

Anna Maria Tarantola ha descritto molto bene dimensioni, finalità, modalità di contrasto, relativi al fenomeno del riciclaggio. Io credo che, se si vorranno compiere ulteriori passi in avanti nella lotta alle organizzazioni criminali, in primo luogo le mafie, sia necessario combattere ancora di più il riciclaggio. Nel nostro paese dei risultati sono stati raggiunti. Ma non sono affatto sufficienti.

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