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Il pensiero del vento

Una pittura che frantuma il dato esterno per diventare pura emozione e raffigurare la struttura profonda di un paesaggio magico intenso come quello delle isole Skellig sulla costa atlantica dell’Irlanda del sud, patrimonio dell’Unesco dal prezioso habitat naturale

Per Alessandra Chiappini, artista visiva nata a Piacenza nel 1971, la natura è da sempre lo spunto per una profonda ricerca pittorica intuitiva, di forme, volumi, colori. Una natura dove immergersi e rigenerarsi allontanando dalle mente ciò che non è essenziale.

La sua ultima mostra, “Il pensiero del vento”, a cura di Roberto Borghi e in programma dal 15 novembre al 7 dicembre 2022 presso lo Spazio d’Arte Scoglio di Quarto di Milano, a pochi passi dalla Darsena, nasce proprio dopo aver partecipato a una residenza d’artista vicino alle isole Skellig, nella regione del Kerry, e le sue tele riportano lo Skyline di quelle vette ripide e aguzze e di paesaggi senza tempo dove ancora i ritmi della vita sono in armonia con quelli della natura.

“Un’esperienza intensa, avvolta da una natura potente, di vento, pascoli e cieli striati, di onde che si infrangevano sulla scogliera, sapendo che ogni tanto una balena passava lì davanti, che oltre la collina c’era un menhir millenario e vicino alla spiaggia un pozzo sacro d’epoca pagana”, sottolinea Alessandra Chiappini"

Le quindici opere esposte a Milano sono un racconto dettagliato di tutto questo, un lavoro di sintesi quasi astratto, dove il paesaggio è ridotto a pochi, densi tratti riassuntivi, dove il nero, a volte accennato altre invadente, altre ancora lacerante, determina in maniera forte gli spazi sulla tela, circondato da toni tenui che ne esaltano la presenza scenica.

L’esigenza interiore di abbracciare spazi più grandi spinge l’artista ad affidarsi a una pittura di impulso e gesto che aiuta la natura ad esprimersi in tutta la sua forza e grandezza: un’interpretazione dell’atto artistico che le fa scegliere - come “tele” sulle quali dipingere - vecchi teloni consunti in pvc di camion dismessi che recupera tagliandoli a strisce di oltre un metro e mezzo e appendendoli direttamente in parete con due semplici chiodi. Una scelta non casuale che per l’artista significa incorporare nell’opera un trascorso e un vissuto intangibile ma percepibile.

Orari di apertura: Da martedì a venerdì dalle 17 alle 19. Negli altri giorni e in altri orari solo su appuntamento inviando un sms al numero 348.5630381

Inaugurazione, martedì 15 novembre, dalle 18 alle 20.30

 

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