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Il doodle di Google è per Maria Sibylla Merian

Nuovo doodle sulla homepage di Google. Questa volta è per Maria Sibylla Merian, scienziata naturalista e pittrice tedesca, di cui oggi si ricordano i 366 anni dalla sua nascita. Se oggi conosciamo gli insetti e la loro metamorfosi lo dobbiamo certamente a lei e ai suoi studi.

Oggi il doodle di Google si presenta come un dipinto naturalista, vi vediamo infatti crisalidi, falene, farfalle e un iguana verde, ma in realtà è un omaggio alla scienziata e anche pittrice Maria Sibylla Merian che per prima di dedicò a studiare gli insetti e alla loro metamorfosi e poi a rappresentarla con dei dipinti. Per la sua epoca, parliamo della seconda metà del ’600 – inizi del ’700, era un’assoluta novità. Infatti nessuno scienziato dell’epoca si era mai impegnato a studia a fondo gli insetti, ritenuti essere “le bestie di Satana”.

Maria Sibylla Merian nacque il 2 aprile del 1647 in Germania, a Francoforte sul Meno, e sin da piccola mostrò grande interesse per la scienza, interessandosi, come dicevamo prima, della vita degli insetti e della rappresentazione della loro metamorfosi. I suoi studi, le sue osservazioni e le sue documentazioni dettagliate della metamorfosi della farfalla, hanno gettato le basi della moderna entomologia. Dopo la morte di suo padre, sua madre sposò il pittore di nature morte Jacob Marrel che le insegnò a dipingere di fiori. All’età di 13 anni, Merian dipinse la trasformazione del baco da seta in falene. Questo segnò l’inizio della sua passione, ossia l’osservazione di prima mano della metamorfosi degli insetti che la condusse a fare scoperte rivoluzionarie.

Ma il momento più importante della sua vita fu quando, dopo essersi trasferita in Olanda per proseguire i suoi studi, decise poi di approfondire le sue ricerche in Suriname, colonia olandese sulla costa nordatlantica dell’America equatoriale. A Paramaribo, vicino a indigeni e schiavi provenienti dall’Africa, visse fra il 1699 e il 1701, epoca che le permise entrare in stretto contatto visivo con le più disparate specie di animali e fiori, dipingendo con somma cura tutto quanto attirava la sua attenzione. Difatti, al ritorno in Olanda, pubblicò un bellissimo volume dal titolo Metamorfosi degli insetti del Suriname, del 1705, un libro riccamente illustrato con 60 tavole che saranno di grande aiuto a Linneo (medico, botanico e naturalista svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi) per la quantità di informazioni scientifiche che contenevano. Illustrazioni riccamente dettagliate, colorate, piene di palpitante vita che descrivono l’esuberante esoticità della natura, una natura che si evolve, una natura dove tutto cambia, quasi in perenne metamorfosi, appunto.

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