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 Home page > Attualità > Società > Il declino della civiltà occidentale è lo stesso dell’Antica Roma

Il declino della civiltà occidentale è lo stesso dell’Antica Roma

 La civiltà occidentale ha da qualche decennio raggiunto il suo apice, la sua massima estensione economica, ora è iniziata lenta ed inesorabile la fase del declino. 

 Nonostante la spinta vorticosa al credito al consumo per saldare il gap crescente tra redditi e spesa delle famiglie e le mirabolanti operazioni finanziarie dei grandi gruppi bancari per dissimulare la crescita esponenziale dei clienti che si trovano in stato di sofferenza spesso anche grave, la misura è colma, è evidente che ci si avvicina ad una crisi economica senza precedenti. Famiglie, Enti Locali, Governi Nazionali, Aziende e Multinazionali sono sempre più indebitati e non trovano una via d’uscita a questa schiacciante situazione.
Ora la cosa interessante è analizzare le motivazioni che ci hanno spinto a tale situazione e si noteranno incredibili somiglianza con la profonda crisi che colpì la Roma Imperiale. In entrambi i casi ci fu all’origine (almeno in apparenza) una crisi finanziaria, di natura diversa chiaramente, ma sempre e comunque una crisi finanziaria dovuta all’eccessiva spesa pubblica, nella Roma Imperiale divennero insostenibili le spese per la colossale macchina bellica, oggi è insostenibile mantenere alto il livello dei consumi senza aumentare i redditi ed affidandosi solamente al credito al consumo, con tutto quello che ne consegue. In ambedue i casi si rileva la presenza di gruppi elitari detentori di percentuali rilevanti della ricchezza disponibile (oggi come allora una piccola percentuale di individui detiene il grosso delle risorse). Ma la verità è che le crisi finanziarie sono solo l’ultimo aspetto (e non l’inizio) di profonde spaccature che affliggono tutte le civiltà predominati, la Roma Imperiale dominava il Mondo (conosciuto) proprio come lo dominava l’occidentale (almeno dal punto di vista economico) ed in una tale situazione si innescano quei meccanismi di miglioramento progressivo delle condizioni di vita che se giuste ed auspicabili in una fase iniziale (ciò che dovrà affrontare la Cina contemporanea a breve) sfociano nella bramosa rincorsa alla ricchezza, ogni valore socio-culturale viene assoggettato al denaro ed al potere, ogni mezzo diviene lecito ed il fine giustifica i mezzi. Oggi come allora la causa del declino è l’avidità senza fine che caratterizza il genere umano, oggi come allora è la dissolutezza e l’assoluta mancanza di moralità che porta alla rovina. Il mondo occidentale è sprofondato in una fase di regressione progressiva dove al centro della vita di ogni individui sono finiti futili e spesso inutili beni materiale, è moribondo l’amore per la conoscenza e la scoperta, è moribondo l’interesse per l’altro sia esso il vicino siano popolazioni schiacciate da regimi dittatoriale, ogni individuo è divenuto entità a se stante interessato unicamente alla propria persona ed ai propri interessi.


Il sistema occidentale finirà schiacciato dal suo stesso benessere, è questa la beffarda legge del contrappasso che sembra dominare il destino del genere umano in ogni epoca ed in ogni luogo. 

Commenti all'articolo

  • Di Maurizio Morabito (---.---.---.35) 4 settembre 2008 13:13

    questa si chiama "mellonofobia plutoindotta"...la paura del futuro che attanaglia chi e’ non e’ mai stato cosi’ ricco.

    • Di RAVERED (---.---.---.107) 4 settembre 2008 13:59
      Francesco Rossolini

       Cito la tua definizione di "mellonofobia plutoindotta" in modo da renderne più chiaro il seignificato:

      "io la vedo molto diversamente. la "natura" ha fatto tante specie ed alcune hanno avuto un successo eccezionale, inclusa la nostra. che pero’ invece di celebrare, sviluppa un’inordinata paura del futuro. l’ho chiamata Mellonofobia Plutoindotta "

      Fonte: Forum MeteoWeb

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.244) 4 settembre 2008 13:42
    Rocco Pellegrini

     Cos’è questa una nuova versione laica delle profezie religiose apocalittiche?
    Scusami ma la vedo proprio al contrario per restare nel vago generale.
    L’occidente si integrerà sempre più nel mondo unificato, prevarrà un’umanità sicuramente più solidale e questo avverrà non per la bontà dell’essere umano ma perchè le macchine, icomputer se vuoi e la rete, ci aiuteranno a risolvdere i problemi.

    • Di RAVERED (---.---.---.107) 4 settembre 2008 14:14
      Francesco Rossolini

       Veramente è lo studio storico dell’andamento ciclico delle potenze economiche, fino al momento le previsioni cicliche sono state molto attendibili ed in effetti il baricentro economico si è spostato da USA-EUROPA a MEDIO ORIENTE - ASIA. Buona parte del denaro dato allegramente a prestito dalle banche Statunitensi deriva da conti e depositi di Arabia Saudita, Russia, India e Cina. Dubito fortemente che la rete, le macchine ed i computers ci aiuteranno a risolvere i problemi. 

  • Di Nicholas Porcellato (---.---.---.78) 19 aprile 2011 22:05

    Finora i computers non hanno portato a tante cose buone.

    Il signor F. Rossolini (RAVERED) ha pienamente ragione, del resto è la storia stessa che ce lo dice: tutte le civiltà hanno un inizio, una crescita, l’apice, il declino (che puo essere veloce ma più spesso è lento) e quindi, l’inevitabile fine.
    E solo perchè l’occidente appare tanto ricco e forte, questo non cambierà le cose. L’umanità non è mai stata solidale, tantomeno nei tempi recenti.

    Per avere una conferma del fallimento dell’occidente basta vedere gli adolescenti di oggi, nati e cresciuti tra vizi, mode, benessere, voglio proprio vedere come porteranno avanti la civiltà occidentale, data anche la scarsa voglia di impegnarsi (poi anche qui ci sono eccezioni ovviamente). Nel mondo del futuro, prevalranno quei paesi in cui la gente ha voglia di conoscere e di impegnarsi. E nell’occidente queste caratteristiche si perdono sempre più.

    L’unica cosa di cui avrò rimpianto dell’occidente sarà che dovrò imparare il cinese in quanto nuova lingua veicolare (forse).

  • Di Nicholas Porcellato (---.---.---.235) 6 agosto 2011 20:22

    Ho letto interessato il suo articolo, vorrei domandarle, secondo lei quali saranno le conseguenze di questo declino? Solamente economiche, o anche culturalmente il mondo ne potrebbe risentire?

  • Di Francesco Rossolini (---.---.---.138) 7 agosto 2011 08:50
    Francesco Rossolini

    solo abbattendo la gerontocrazia potremmo evitare il declino culturale. 

  • Di (---.---.---.10) 30 novembre 2012 11:54

    Quando si cresce senza ideali, senzi esempi, e con vizi, lazzi e sollazzi................prima o poi ci si deve aspettare Genserico- Lo dico ai Sigg. Politici e Pubblici Amministratori, gli avamposti barbarici sono già tra noi...............Genserico arriva dopo con il grosso delle truppe---.

  • Di (---.---.---.202) 30 novembre 2012 12:47

    NEL SENTIERO della VITA NON CAMMINARE DAVANTI A ME POTREI 
    NON SEGUIRTI.
    NON CAMMINARE DIETRO Di ME NON SAPREI DOVE CONDURTI.

    CAMMINA AL MIO FIANCO ( FRATELLO DEL MONDO) DAMMI LA MANO SAREMO FELICI
    E ANDREMO LONTANO.

    PS . Ho lavorato per 18 anni alla stazione di Santa Maria Novella di Firenze ciò che descrivo nel post è verità il tutto rispecchia la nostra società e ciò che saremo.

    Anime sospese le ho viste aggirarsi in tutte le stazioni in cerca della loro identità perduta. Vita vissuta ai margini della dignità imposta da una società malata, priva di amore verso i più umili che stanchi di lottare si sono arresi assistendo impassibili a quella vita che non gli appartiene più. Vita ricercata nella folla frettolosa schiava del tempo che passa veloce, come fossero automi. Taluni offrono una moneta tenendo in vita queste anime sospese condannate a fare da specchio a tutta l’umanità. VITTORIO

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