• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Ambiente > Il consumo del territorio italiano

Il consumo del territorio italiano

Proprio originale il Professor Monti: "E' legittimo lo scempio del paesaggio da parte dello Stato, quando analoghi scempi sono già stati fatti dai Comuni".

Una incredibile tesi che rischia di dare il via libera ad ulteriori cementificazioni in tutto il Belpaese.

Non è una novità che (anche) in Val di Susa i Comuni hanno allegramente asfaltato e cementificato il territorio. La novità è che ora proprio questo consumo di territorio viene usato per legittimare lo scempio della TAV (Documento del Governo, 8/3/2012,  Punto 11).

La domanda è stata: “Il progetto ha una sostenibilità ambientale?” E la risposta: “Le tratte si collocano in aree già compromesse, dove la TAV occuperà solo suoli sempre inferiori a quelli finora consumati dai Comuni negli ultimi 6 anni". Quindi, puntigliosamente, precisa: “Il 50% del suolo già consumato dal Comune di Vaie, il 30% del suolo già consumato dal Comune di Bussoleno, il 25% del suolo già consumato dal Comune di Susa, il 17% del suolo già consumato dal Comune di Avigliana".

Per la cronaca, in Italia il consumo di territorio prosegue al mostruoso ritmo di 2.000 chilometri quadrati all'anno: è tutto territorio verde, agricolo e naturale, che sparisce sotto il rullo compressore di asfaltificazioni e cementificazioni quasi sempre inutili.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares