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Il "chiacchiericcio" serve

Il "chiacchiericcio" serve

La smisurata arroganza curiale del cardinal Sodano, che derubricava a “chiacchiericcio” le accuse di diffusa pedofilia nella chiesa cattolica, ha trovato negli USA (dove la legge è una cosa seria), due risposte piuttosto pesanti: una ci parla dell’avvocato Jeff Anderson, che fin dal 1983 ha intentato 200 cause contro preti, vescovi, cardinali, tutti pedofili, verificando che l’atteggiamento di fronte a questo odioso reato è stato sempre quello di nascondere la verità, e i casi un cui ha avuto collaborazione da parte dei preti si possono contare sulle dita di una sola mano.

L’altra risposta, che ci conferma che il “chiacchiericcio” paga, quella avuta dall’arcivescovo di Denver, Colorado, che a solo 24 ore dalla notizia arrivata in arcivescovado che un prete della sua diocesi, tale Mel Thompson, era stato denunciato per molestia ad un ragazzo, lo ha rimosso dal servizio attivo.

Questo “miracolo” non è frutto della provvidenza, ma della puntigliosa e difficile applicazione della legge e delle sofferte denunce di persone così duramente colpite, di cui purtroppo solo una piccola parte ha avuto il coraggio di denunciare le schifose prepotenze sessuali subite.

Ciò ci fa ritenere, senza tante lungaggini e giri di parole, che nella Chiesa cattolica questa presenza di deviati sessuali sia massiccia e non minimizzata agli zero virgola.

Quello che più è grave è che, negli ultimi trenta anni, né i papi, né chi doveva vigilare sull’etica dei preti, ossia il prefetto Ratzinger, pur conoscendo benissimo i fatti e le denunce, non ha preso drastici provvedimenti, anzi ha fatto di tutto per nasconderli, spostando i maniaci in altre sedi (estendendo il fenomeno), fino alla attuale derisione del problema con la definizione di “chiacchiericcio” da parte del cardinal Sodano.

Un’altra farneticazione, che mina profondamente la credibilità della Chiesa, è quella del cardinal Bertone, che assimila la pedofilia alla omosessualità, affermazione di un profondo ignorante, che cerca solo la minimizzazione del problema.

Altri “difensori della fede” parlano di complotto sionista o la buttano in politica, ma la Chiesa non si risolverà più da questo discredito se non farà una profonda autocritica che deve culminare nelle dimissioni del Papa e di tutti i cardinali.

Oggi vi è una situazione in Vaticano che ricorda da vicino il funzionamento del partito comunista italiano. Infatti c’era una curia di dirigenti che facevano arrivare al vertice solo quelli che volevano loro, i militanti di base tenevano in piedi i rapporti con il territorio, la domenica li ritrovavi a vendere l’Unità ai semafori, mentre i dirigenti erano a Capalbio a sollazzarsi. Preti di base, parroci, missionari, nella Chiesa fanno come i militanti del PCI, la Curia fa politica, prende i soldi, amministra, tratta con gente come Calvi e la banda della Magliana.

Immagino e spero in una Chiesa dei poveri, senza più Curia.

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