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Il Carnevale dei Banchi Nuovi tra ironia e realtà: “Caldoro-Nappi sblocchino i fondi, sono nostri di diritto!”

Carnevale "provocatorio ed amaro" per i disoccupati dei Banchi Nuovi, ex progetto BROS, che hanno sfilato per i decumani partenopei con carri allegorici contro l'accanimento di Regione e Provincia al blocco dei fondi BROS: in testa alla parata i "purp" (polipi), ovvero il presidente Caldoro e l'assessore Nappi. 

“Altro che Carnevale: per noi è sempre un giorno di lotta!”, gridano a squarciagola i disoccupati organizzati di Banchi Nuovi, mentre sfilano i loro “carri provocatori”: le teste, su un corpo emblematico di polipo, dell'assessore al Lavoro, Severino Nappi ed il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. Il malcontento popolare è stato portato in piazza dai musicisti 'e Zezi Gruppo Operaio di Pomigliano d'Arco, per il 40° anno al fianco dei disoccupati organizzati Banchi Nuovi, che si sono esibiti, ieri mattina, in un teatro di strada, sfidando la pioggia ed il freddo, lungo il decumano di Spaccanapoli e la via del Grande Archivio.

I disoccupati hanno rivendicato l'indifferenza manifestata dalle istituzioni comunali e regionali nei confronti di quei finanziamenti ministeriali, 7 milioni e mezzo di euro, stanziati per assicurare l'avviamento al lavoro del bacino B.R.O.S e criminalmente bloccati da tre anni per volontà di Stefano Caldoro e Severino Nappi. “Festa di nisciuno, senza sott e ne' padrune! Festa 'e tutt quante, senza diavule e senza sante” è l'inno del Carnevale dei Banchi Nuovi contro i “polipi” della Regione e del Comune, come Salvatore, responsabile disoccupati Banchi Nuovi, ha spiegato: “Il nostro è una parata provocatoria, di lotta e non solo di festa!

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Caldoro e Nappi

Oggi, sfilano i nostri carri con i pezzi forti della protesta, i polipi con i tentacoli dappertutto, tranne che a favore dei lavoratori, ovvero, l'assessore Nappi colpevole di accanimento brutale contro lo sblocco dei fondi Bros e sull'altro carro c'è Caldoro, che continua a mantenerci disoccupati, perchè non vuole destinarci quello che ci appartiene di diritto. Perciò denunciamo le tragiche condizioni economiche in cui ci troviamo da tempo e lo facciamo con l'amara ironia del Carnevale!”.

Nella parata carnascialesca dei Banchi Nuovi c'è posto per tutte le categorie: due gabbie con i disoccupati e gli operai, imprigionati nel limbo dell'incertezza, pentole con le scritte “Non possiamo mangiare!”; ed ancora, la studentessa universitaria costretta ad emigrare per trovare lavoro, il pensionato che dice “è un'intera vita che vado a faticà per non magna'!”, il politico che ruba, l'ammalato vittima dei tagli, i barellieri dell'Asl e tanti altri volti, vittime dell'indifferenza e dell'egotismo istituzionale.

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I Zezi, Pomigliano D’Arco

Adriano, responsabile del "centro autofinanziato Banchi Nuovi", ha aggiunto: “Le gabbie, che sfilano oggi nella parata, sono le stesse di 30 anni fa, quando i disoccupati marciarono, chiuse in esse, come simbolo della repressione del movimento e furono tacciati dalla demagogia pennivendola come terroristi ed imputati per latitanza sovversiva. Dopo 15 anni di lotte, tanti risultati, siamo andati contro due giunte comunali, quella Jervolino e questa De Magistris, che ci snobbano e non vogliono venirci incontro. L'assessore Nappi si nasconde dietro la scusa di dover rispondere alla platea Bros e non al movimento! E' ora di riprenderci quello che è nostro: il lavoro e la dignità!”. 

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