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I problemi dell’Italia? La lussuria

Sono stato dalla psicologa e dopo un colloquio di circa un’ora mi prescriveva un trattamento individuale, perché secondo lei, “mi rendo conto” dell’eccessività del problema e del fatto che mi stia causando un significativo disagio a livello personale, relazionale e sociale. Avrò quindi bisogno di diversi colloqui con lei. Il problema è che è molto bella e non riesco ad aprirmi come dovrei. Al prossimo colloquio mi ha promesso che mi visiterà con una grande foto di un grande statista (a scelta sua) messa davanti a lei.

Fra le altre cose, mi diceva, di non dare molta importanza alla politica di oggi ne tanto meno ai risultati delle elezioni o alle notizie su papi e papini. Il mondo gira così, mi diceva, e tu non puoi cambiarlo.
 
Certo, dico io, ma chi lo deve cambiare? I giovani iraniani, minacciati per le proteste di pena di morte o i precari sempre in aumento nel mondo del lavoro?
Certo non lo cambierà il nostro Premier, né con la sua politica cosiddetta liberale, né con i suoi presunti complotti che recrimina ogni giorno attraverso la stampa. L’opposizione se la sta facendo lui stesso, con i suoi atteggiamenti non all’altezza della carica che ricopre. Ne è comprovante il mancato chiarimento sul caso Noemi alla Camera, l’immediata sua reazione, che non ce stata, sull’ipotesi di induzione alla prostituzione di cui indagano i Pm di Bari e la sua critica a Dalema accusandolo di complotti ai suoi danni, per aver parlato di “scosse”.

In questo modo, ammesso e non concesso, che si tratti, come lui dice, di giornalismo spazzatura, si fa celare il reato presunto di corruzione con il solo scopo di guadagnare qualche voto in più ai ballottaggi.

 
Certo, non credo interessi a qualcuno di avere un premier asessuale né tanto meno lussurioso ma usare meno sfrontatezza, farebbe comodo a lui e sarebbe più consono agli occhi di tutti specialmente all’Estero.
 
Se poi, ancora non l’avesse capito, sappia l’on. Presidente, che continuando ad affrontare la crisi economica e finanziaria con la superficialità sin’oggi dimostrata, di “scosse” ce ne saranno e molte, a cominciare per le chiusure o per le delocalizzazioni di molte fabbriche, che stanno lasciando senza lavoro migliaia e migliaia di lavoratori.

Una delle “scosse” potrebbe venire anche dall’Abruzzo o dai pensionati che fanno la spesa alla Caritas o da tutti gli extracomunitari disoccupati. Potrà anche arrivare dall’onda degli studenti (370 mila respinti) che dimostra soltanto la crisi del sistema.
 
Proprio l’altroieri l’OCSE oltre a dichiarare che per l’Italia ci sarà una lunga e prolungata recessione, dava dei numeri a dir poco preoccupanti. Per tale notizia, il nostro Premier o qualche suo Ministro, non ha avuto il tempo di commentarla o di smentirla, impegnato com’è con i “ballottaggi” e con le indagini sul nuovo caso lussurioso. Però fa sapere a tutti che troverà il tempo di andare a votare, per eliminare la “porcata” con un’altra “super porcata”.
 
Ma... Forse avrò la stessa psicologa del “papi” nazionale: Non ci interesseremo più della politica, il mondo può cambiare con la lussuria!
 

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