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Grecia, assolti gli agenti di polizia coinvolti nella morte di un attivista Lgbti

Ieri un tribunale di Atene ha assolto quattro agenti di polizia dall’accusa di essere stati coinvolti nell’omicidio di Zak Kostopoulos, un attivista, artista e difensore dei diritti della comunità Lgbti ucciso nella capitale della Grecia il 21 settembre 2018.

Kostopoulos era stato dapprima picchiato con intenti evidentemente omofobi da due uomini, che nel processo sono stati condannati a dieci anni. Ma quando era già a terra moribondo i quattro agenti, come si vede nelle immagini riprese sul posto, usarono una forza del tutto inutile e purtroppo letale per ammanettarlo.

Nonostante le immagini e sebbene tre giurati avessero chiesto la condanna, i quattro agenti di polizia sono andati assolti.

Secondo Amnesty International, la sentenza di ieri è un ulteriore esempio di come le vittime dell’uso non necessario della forza e i loro familiari non riescano a trovare giustizia nei tribunali greci.

L’assoluzione dei quattro agenti di polizia rischia inoltre di incoraggiare altri pubblici ufficiali a compiere azioni criminali.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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