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Grecia: annunciato nuovo sciopero generale di 48 ore

Il tempo fugge e sfugge al controllo umano. 

Sarà perché questa crisi sembra aver fermato ogni prospettiva, sarà perché la crisi delle banche che solo ora manifesta i suoi primi effetti reali, sembra aver annientato ogni progettualità, in ogni caso la percezione del tempo corre con lentezza.
 
Son trascorsi 13 mesi dall'ultimo sciopero generale di 48 indetto in Grecia.
Era il maggio del 2010. Si protestava contro il nuovo piano di austerità concordato dal governo di Giorgio Papandreou con Fmi e Ue in cambio di aiuti per 110 miliardi di euro.
 
Settore privato e pubblico uniti nella lotta contro la crisi del sistema bancario, economico e finanziario.
 
E' notizia recentissima che i due principali sindacati in Grecia (GSEE e ADEDY) hanno invocato uno straordinario Sciopero Generale di 48 ore per il 28 e 29 giugno. Tale sciopero coinciderà con il voto parlamentare sul nuovo accordo di salvataggio tra il governo greco e il Fondo Monetario Internazionale, l’Unione Europea e la Banca Centrale Europea.
 
La Grecia è in svendita.
Ma anche il Portogallo, la Spagna, l'Italia sono sull'orlo del precipizio.
E' da un anno e più che si ripete sempre questo concetto.
I nuovi dati dicono che lo spread della Grecia viaggia a 1.444 punti corrispondente ad un costo del debito pubblico a dieci anni del 17,30%. Disastroso l'andamento dell'Irlanda con lo spread a 939 punti e rendimento dal 12,16%, nuovo massimo storico. Poi il Portogallo con 883 punti e rendimento all'11,60%, Spagna a 280 punti e rendimento del 5,67%, segue l'Italia a 211 punti, massimo dei 7 mesi e rendimento al 4,94%.
 
Quindi, anche l'Italia è alle porte della catastrofe economica.
Anche se oggi brindano, destra e sinistra, alla nomina di Draghi come nuovo presidente della BCE.

Un comunicato spontaneo dell’Assemblea di Piazza Syntagma, datato 22 giugno 2011, denuncia che...
 
Per un mese abbiamo innondato le piazze di tutto il paese reclamando di riprenderci la vita. Alla fine di giugno, la nostra lotta raggiunge un punto di svolta. Il governo con nessuna legittimazione sociale, sta tentando di far passare l’Accordo di Medio Termine. I loro piani non dovrebbero essere passati. Non possiamo permettere il saccheggio della ricchezza sociale, non tollereremo la miseria di molti per garantire i profitti di pochi. Le manovre dei media, le false ricostruzioni e il ricatto del governo, Fondo Monetario Internazionale ed Unione Europea non ci inganna. Ora sappiamo che il dilemma non è tra il fallimento e l’Accordo, perchè l’Accordo porta matematicamente al fallimento sociale. I sindacati hanno chiesto 48 ore di sciopero generale nel corso dei due giorni di dibattito e voto dell’Accordo di Medio Termine al Parlamento. Durante questi due giorni nessuno dovrebbe lavorare, consumare o sostenera la rottura dello sciopero. La mattina del primo giorno di sciopero ci riuniamo in piazza Syntagma con le assemblee di tutto il paese e di tutti i quartieri di Atene.
 
Il giorno dell’approvazione dell’Accordo di Medio Termine, circonderemo il Parlamento e invieremo il messaggio che il popolo lo rifiuta!
 
Per un mese abbiamo manifestato che non ci sono sensi unici, che abbiamo il potere di tracciare un nuovo corso per la società. Ora è il momento di fare il prossimo grande passo. Ora è il nostro tempo, ora parliamo!
 
O noi, o loro – Democrazia Diretta Subito!


Il tempo passa, l'incazzatura aumenta. Per quanto tempo ancora si riuscirà a rinviare il tracollo definitivo?
Cosa accadrà dopo?
Vi sarà l'alternativa socialista?
Si ripeterà la storia non del tutto superata con l'affermazione dei nuovi fascismi?
O il capitalismo riuscirà anche questa volta a salvare se stesso sulle spalle del solito ceto debole della società svendendo i beni comuni e pubblici?

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