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 Home page > Attualità > Cronaca > Giuseppe Setola arrestato dai Carabinieri a Mignano Montelungo

Giuseppe Setola arrestato dai Carabinieri a Mignano Montelungo

Stamane gli erano stati sequestrati 10 milioni di euro, la morsa si stringeva sempre di più ed infatti nel pomeriggio il boss Giuseppe Setola è stato arrestato dai Carabinieri a Mignano Montelungo, in provincia di Caserta.
 
Dopo la rocambolesca fuga di lunedì attraverso la rete fognaria di Trentola Ducenta, nell’hinterland casertano, il superlatitante – inserito dal ministero nella lista dei trenta latitanti più pericolosi d’Italia – vede la sua fuga finire qui.
 
L’operazione vedeva da stamane impegnati più di cento agenti. I militari della Guardia di Finanza di Marcianise, su disposizione della Direzione distrettuale Antimafia di Napoli, avevano sequestrato appartamenti, conti correnti bancari e auto. Setola è legato al clan Bidognetti, uno dei capi camorra della cosca dei Casalesi.

Insieme a Michele Zagaria e Antonio Iovine teneva le redini del clan dei Casalesi dopo l’arresto del boss Francesco Schiavone. E’ il responsabile della strage di Castelvolturno: è ricercato dal 2008 per associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio ed altro


Franco Roberti all’ANSA afferma che: ’è un gran momento per lo Stato’’’. ’’Eravamo certi che era in una situazione di grande difficolta’ - ha aggiunto Roberti - la sua cattura l’avevamo promessa a tutti i cittadini. Abbiamo mantenuto la promessa’’. Roberti, di rientro da Roma, dice di aver provato ’’una grande gioia, un grande senso di orgoglio, perché lo Stato ha funzionato, gli apparati di contrasto hanno funzionato’’.




Commenti all'articolo

  • Di Sergio Nazzaro (---.---.---.230) 14 gennaio 2009 17:55

    Appena hanno arrestato Setola mi è giunto questo comunicato stampa da parte del consorzio di cooperative sociale Icaro: 

    Nel corso della scorsa notte, ignoti hanno fatto irruzione nella proprietà sottratta al clan Moccia, in località Maiano a Sessa Aurunca, e hanno danneggiato in maniera ingente la struttura. Distrutti porte, finestre, saracinesche, infissi e l’impianto elettrico. I vandali, infatti, hanno asportato i contatori dell’Enel e aperto tutte le cassette tranciando i cavi che consentivano i collegamenti elettrici. Un evidente tentativo di rallentare o impedire l’apertura della struttura che ospiterà una comunità per soggetti svantaggiati, nonché il canile municipale. I lavori sono stati ultimati e consegnati dal Comune al Consorzio di cooperative sociali Icaro meno di due settimane fa. Per tentare di evitare il verificarsi di episodi come quello dell’altra notte, in attesa che venissero attivati la comunità e il ricovero per animali, il Consorzio ha sottoscritto un contratto con un istituto di vigilanza privata. A quanto pare, però, questo non ha impedito che ignoti si accanissero contro il bene confiscato provocando ingenti danni. Il referente per i Beni confiscati Simmaco Perillo ha prontamente avvertito i carabinieri che questa mattina hanno effettuato un sopralluogo per verificare l’entità dei danneggiamenti. “Alla luce di quanto è accaduto” – ha affermato Perillo – “attendiamo con ansia solidarietà e appoggio dalla popolazione di Sessa Aurunca e dalle istituzioni. Continuiamo ad essere bersaglio della camorra per i nostri tentativi di restituire alla collettività beni sottratti alla criminalità organizzata. Confidiamo in una presa di coscienza da parte di tutti”.

    Auguriamoci che nessuno pensi che con l’arresto di Setola si risolvano i problemi del Sud. Sono tante le camorre quotidiane, le violenze e le minacce (senza scorta sbandierata). E’ un punto a favore l’arresto di Setola, ora è necessaria una reale presenza dello Stato Italiano, perchè quando c’è, gente come Setola non cammina a testa alta, ma striscia nelle fogne.




  • Di Paolo Praolini (---.---.---.80) 14 gennaio 2009 18:27

    Questo è un passo importante, speriamo lo tengano a lungo dentro!

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